Lite nell’assisano, interviene la polizia e inserisce i fatti nell’applicativo Scudo che previene e contrasta i fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere. Dopo una chiamata al numero di emergenza, i poliziotti del commissariato di Assisi sono arrivati in un’abitazione della zona e hanno notato un uomo – successivamente identificato come un cittadino albanese, di 34 anni – disteso a terra. Dopo avergli prestato soccorso e aver chiamato il personale del 118, i poliziotti hanno sentito la richiedente, la quale ha spiegato che, poco prima, il 34enne, unitamente ad alcuni amici, aveva suonato insistentemente al suo citofono intimandole di scendere. Dopo un iniziale rifiuto, lei e il marito avevano raggiunto l’uomo che, in escandescenza, li aveva aggrediti e percossi. Gli operatori hanno quindi sentito le altre parti che, però, hanno dato una diversa versione dei fatti. Hanno infatti raccontato di essersi portati presso l’abitazione per chiarire alcune situazioni pregresse e che, nell’occasione, erano stati aggrediti dalla coppia. A quel punto i poliziotti, riportata la calma, hanno verificato l’eventuale possesso di armi da parte dei contendenti, approfondimenti che hanno avuto esito negativo.
Come detto la lite nell’assisano è stata inserita nell’applicativo Scudo. Il software di supporto alla gestione delle attività di “pronto intervento” è di fondamentale importanza nell’ambito della prevenzione e del contrasto dei fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere. L’applicativo, destinato agli operatori delle Forze dell’Ordine impegnati nei servizi di controllo del territorio, integra i sistemi operativi multimediali e informativi già in uso alle Forze di Polizia consentendo di evidenziare i precedenti interventi degli equipaggi nei confronti di vittime di violenza, anche nei casi in cui non sia stata proposta denuncia o querela.
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