Va verso lo sconto di un terzo della pena il 48enne di origine romena arrestato a gennaio per aver costretto la nipotina undicenne a subire molestie sessuali per anni – almeno 5 secondo il capo di imputazione. Gli avvocati dell’uomo, rinchiuso in carcere a Roma, hanno avanzato richiesta di rito abbreviato. Lunedì 16 settembre mattina si sarebbe dovuta tenere l’udienza preliminare ma è stata rinviata e il nuovo appuntamento in aula è per novembre. A riportare la notizia il Corriere dell’Umbria in edicola il 17 settembre.
L’uomo è accusato non solo di violenza sessuale aggravata ma anche di detenzione di materiale pedopornografico. Era stato arrestato a inizio dopo essere rientrato in Romania per poi raggiungere dopo alcuni giorni la città di Roma e alloggiare presso l’abitazione di un congiunto.
Nel corso dell’indagine sono state sentite – in modalità protetta – la minore ed anche diverse persone del suo nucleo familiare. Alla luce delle risultanze, la procura di Perugia ha emesso un decreto di perquisizione personale, domiciliare e informatica a carico del 47enne, zio della bimba. Nel cui telefono – spiega l’autorità giudiziaria – c’erano ancora, pur cancellate ma evidentemente recuperabili, le chat fra lui e la bambina , ma anche altro materiale pedopornografico.
Secondo l’accusa, in particolare, l’uomo deteneva scatti ritraenti parti intime di un bambino, suo connazionale, risultato deceduto qualche anno fa a Roma perché malato; il 48enne minacciava la nipotina e le diceva che se avesse raccontato a qualcuno delle molestie sessuali, sarebbe morta come lui. La bimba veniva spaventata in ogni modo possibile: l’uomo infatti le diceva che se l’avesse denunciato, lui sarebbe stato in grado, non solo di far morire lei, ma anche di far del male ai suoi familiari.
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