Due condanne, cinque patteggiamenti e un’assoluzione. Questa la decisione del gup Valerio D’Andria al termine di tre ore di camera di consiglio nel processo per la morte di Filippo Limini 25 anni, avvenuto a Bastia Umbra la notte di Ferragosto. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, prima c’era stata una rissa fuori da un locale, poi la lite tra i due gruppi si era spostata nel parcheggio.
Secondo Umbria24.it, La pena più pesante col rito abbreviato è a carico di Valentino Neculai, 20 anni, estradato dalla Germania mesi fa, condannato a sette anni per omicidio preterintenzionale e rissa.
Ha patteggiato tre anni sempre con la stessa accusa Denis Hajderlliu anch’egli 20 anni: ha ammesso di aver dato un pugno in faccia alla vittima. Brendon Kosiqi, anche lui 20 anni, al volante dell’auto che ha investito e ucciso Limini, ha patteggiato quattro anni per omicidio stradale e rissa. Kevin Malferteiner, 23 anni, è stato assolto dal giudice dall’accusa di omicidio stradale in cooperazione colposa; la pena per rissa è invece di 10 mesi.
Ma il processo per la morte di Filippo Limini ha visto condanne anche nel gruppo degli spoletini. Nello specifico, Ionut Tardea ha patteggiato 10 mesi (sarebbe colui che avrebbe colpito con “una chiave inglese metallica a forma di L il parabrezza anteriore dell’auto”). Mentre altri due giovani, Emanuel Dedaj e Denis Radi, hanno patteggiato quattro mesi (pena sospesa) e uno, Altin Lacaj, è stato assolto. Tutti e tre, insieme al primo, si sono procurati “degli oggetti atti ad offendere e circondavano” l’autovettura.
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