Tocca anche Assisi l’operazione Earthquake condotta tra Abruzzo e Umbria da settanta uomini del Corpo forestale dello Stato dei Comandi Provinciali di Pescara e Perugia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Pescara: in scena una vasta operazione di carattere interregionale, per con arresti, sequestri di denaro ed immobili, e perquisizioni in provincia di Pescara e Perugia, ma anche Gubbio e la città serafica.
Sette le persone arrestate, tra pubblici ufficiali, tecnici progettisti e imprenditori residenti nei Comuni Perugia, Gubbio, Assisi, Pescara, Popoli e Bussi sul Tirino, e undici gli avvisi di garanzia; sequestrati preventivamente anche 330.929,63 euro, individuati come profitto del reato di corruzione. Gli arrestati dell’operazione Earthquake sono ai domiciliari su disposizione del Gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, per associazione a delinquere, corruzione, concussione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e induzione indebita a dare o promettere, nell’ambito della ricostruzione post-sisma 2009 nell’aquilano.
Le indagini dell’operazione Earthquake, coordinate dal procuratore capo facente funzioni della Procura della Repubblica di Pescara, Cristina Tedeschini e dai sostituti procuratori Anna Rita Mantini e Mirvana Di Serio, hanno preso il via dalle dichiarazioni rese da un imprenditore umbro aggiudicatario di tre appalti per la ricostruzione degli aggregati edilizi del Comune di Bussi sul Tirino per un valore pari ad otto milioni di euro, a seguito una di richiesta, da parte del direttore dei lavori, di una tangente del 12% del valore degli appalti (corrispondente a 960 mila euro), al fine di dividerla con altri tecnici coinvolti.
L’operazione Earthquake era partita nel 2015: all’epoca, come scrive Umbria24, l’attività investigativa ha fatto emergere una rete di conoscenze e connivenze tra vertici dell’Utr di Bussi sul Tirino, alcuni imprenditori impegnati nella ricostruzione, presidenti dei consorzi di proprietari e altri soggetti interessati a beneficiare dei fondi per la ricostruzione privata degli edifici danneggiati dal sisma del 2009. Erano state in particolare riscontrate diverse irregolarità, e disposte una serie di perquisizioni domiciliari tra Bussi, Pescara, Assisi e Perugia per accertare le modalità di divisione dei lavori ed ulteriori responsabilità dirette delle persone coinvolte.
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