C’è anche Assisi tra le città coinvolte nell’operazione Omphalos, portava avanti dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bologna, con la collaborazione dello Scico di Roma e del Comando Provinciale di Napoli. All’alba del 12 luglio sono state eseguite sedici misure cautelari, disposte dal gip del tribunale partenopeo su richiesta della Dda (il procuratore aggiunto Filippo Beatrice), a carico di presunti appartenenti a un gruppo criminale legato a diversi clan camorristici operante in Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Lombardia e in particolare in Emilia Romagna.
In totale, nel corso dell’operazione Omphalos, sono state sequestrati 1.177 immobili, 211 veicoli, 59 società e 400 conti bancari. L’Umbria finisce nell’inchiesta perché i clan della camorra si era mossi con circospezione facendo affari tra Assisi e Todi. Sono cinque gli appartamenti sequestrati in Umbria (ma gli immobili, compresi garage e pertinenze a cui sono stti messi i sigilli sono otto): un appartamento – secondo il Messaggero Umbria – è stato sequestrato ad Assisi.
Il gruppo, con base prevalente in Campania, opera in diversi settori illeciti, primi fra tutti quello degli investimenti immobiliari e quello delle truffe alle assicurazioni. I finanzieri hanno sequestrato un ingente patrimonio del valore complessivo di 700 milioni di euro.
In particolare, gli investigatori dell’operazione Omphalos hanno scoperto che gli investimenti in Umbria erano legati al un riciclaggio nato con le attività di truffa alle assicurazioni auto fatte con finti incendi. I clan incassavano i soldi delle truffe nelle assicurazioni e andavano a fare shopping cercando di non dare nell’occhio. Ecco perché gli acquisti di appartamenti anche a Todi e Assisi.
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