L’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale trovato martedì 16 aprile pomeriggio nella zona industriale di Petrignano, tra la Colussi e la Verniciatura Eugeni, è stato messo in sicurezza ieri dal un nucleo di bonifica di munizionamento Convenzionale del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore di Bologna dell’Esercito Italiano, al seguito del colonnello Marco Silenzi, in concorso alla prefettura di Perugia. Seguirà il despolettamento, ossia il disinnesco, che avverrà dopo una riunione del comitato sicurezza in prefettura che stabilirà le modalità di trasferimento, il giorno e il luogo del brillamento.
L’ordigno, risalente alla seconda guerra mondiale, è stato rinvenuto durante i lavori di costruzione di una nuova conduttura della diga di Valfabbrica. Secondo la Nazione Umbria le operazioni di rimozione del residuato bellico da 500 libbre, con doppia spoletta armata, potrebbero causare non solo l’evacuazione dei residenti della zona, ma anche il fermo del vicino aeroporto San Francesco di Assisi. L’aeroporto è a poca distanza dal luogo del ritrovamento dell’ordigno, dunque non è escluso che nel giorno del despolettamento e del trasporto della bomba possa essere deciso lo stop alle attività dello scalo. Sulla zona c’è la sorveglianza h24 da parte di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza. “La prefettura deciderà modalità e tempi”, le parole del sindaco Stefania Proietti. “Chiederemo che le operazioni abbiano il minor impatto possibile”
Foto in evidenza Tgr Umbria
© Riproduzione riservata