Per gli auguri natalizi di quest’anno, Papa Francesco ha scelto l’immagine della Natività affrescata da Giotto nel transetto destro della Basilica inferiore di San Francesco ad Assisi. Ne dà notizia, a pagina 27 del Corriere della Sera di oggi, padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi e del mensile “San Francesco Patrono d’Italia”.
“L’affermazione biblica che vi appone dietro è quella di Isaia 9,5: ‘Ci è stato dato un figlio… il Principe della pace’. Cogliendo dal Natale pensieri, sguardi e gesti di pace”, scrive Fortunato, secondo cui “Papa Francesco ha guardato ad Assisi perché Francesco è stato colui che ha inventato il presepe”, prosegue p. Fortunato, sottolineando che “l’affresco è l’unico al mondo dove viene rappresentato un presepe con due bambinelli a esprimere, alla luce di una lettura spirituale, la natura di Cristo: umana e divina”.
“Il lato divino – aggiunge Fortunato – Giotto lo racconta attraverso il blu che splende nella notte di Betlemme. L’artista sfonda, allarga e dilata la sua narrazione consapevole di raccontare una storia vera, non una favola. Un uso del blu che commuove e cattura chiunque, pellegrino o turista”. Il direttore della sala stampa del Sacro Convento rileva anche che nella scena affrescata da Giotto “sono evidenti due punti topografici: la grotta e il campo dei pastori. Due segni di quotidiana indigenza che diventano il centro della Speranza. Sono queste periferie che Papa Francesco vorrebbe affrescare affinché – scrive Fortunato – l’uomo si possa accorgere di Dio attraverso i gesti semplici della vita quotidiana”.
Foto Archivio fotografico Sacro Convento
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