Comincia per Assisi un periodo di poco turismo che, al netto dei weekend, potrebbe far decidere per la riapertura di Piazza del Comune; è quello almeno che sperano i cittadini, considerato che la giunta Proietti, nel presentare il provvedimento che regolamenta il traffico (e, chiudendo la piazza centrale della città e unica via di ‘sfogo’ stante la contemporanea e permanente chiusura di via San Francesco) non aveva escluso correttivi in corso d’opera e una possibile riapertura nei periodi di scarso afflusso turistico.
Finora di correttivi, nonostante le proteste di cittadini e operatori del commercio (e di partiti politici), non se ne sono visti, mentre si spera nella riapertura di Piazza del Comune visto che fino al periodo natalizio, a parte i weekend, il ponte dell’Immacolata e quello dei Santi, non si prevedono picchi di turismo. Intanto i cittadini sono alle prese con disagi quotidiani, visto che la chiusura del ‘cuore’ della città (e anche del traffico) costringe i residenti di via San Francesco e via San Paolo, o i residenti che abitano dall’altra parte della città e vogliono arrivare a San Francesco, a dei ‘vendittiani’ giri immensi.
Uno dei casi più “peculiari” è quello di un residente nella parte bassa della città. Egli, spiega il Corriere dell’Umbria in edicola questa mattina, ha una bimba che frequenta la scuola Sant’Antonio; di solito la piccola alunna va a piedi, peccato che in questi giorni, a causa di un infortunio che fortunatamente guarirà in pochi giorni, non possa camminare bene. E così il papà se la carica letteralmente sulle spalle, “visto che con l’auto – spiega – bisognerebbe fare il giro dell’orto: partire da San Francesco, fare via Portica e via San Paolo, uscire da Porta San Giacomo, fare tutto il giro del cimitero, rientrare da Porta Perlici, percorrere la circonvallazione fino a Largo Properzio, passare Santa Chiara e finalmente arrivare a scuola”. Insomma, a parte se piove, il cittadino preferisce la soluzione “casalinga” del caricarsi la bimba a spalla.
Ma i disagi senza la riapertura di Piazza del Comune, sono diversi. C’è chi per esempio abita a San Rufino e ha un’attività in via San Francesco; anche se piuttosto in là con l’età, preferisce camminare a piedi piuttosto che fare un giro immenso con il rischio poi di non trovare posto. I residenti più giovani, come gli alunni delle scuole, non possono invece più invitare gli amichetti a casa: “Una volta le mamme che risiedono fuori dal centro storico potevano entrare, lasciare i bimbi e tornare a prenderli: ora non possono più farlo, anche considerato che in determinati giorni il centro storico è inaccessibile anche a chi vive appena fuori le mura”, spiega una mamma al Corriere dell’Umbria. E, da ultimo ma non meno importante, anche i parcheggi agevolati sono da rivedere. La tariffa a 70 centesimi si applica a tutti i residenti del Comune … tranne quelli muniti di Telepass, che pagano cifra piena come se fossero turisti. È successo così che il giorno della fiera di San Francesco, qualche residente che ha parcheggiato l’auto nei parcheggi cittadini e magari si è fermato a cena, per una sosta dal primo pomeriggio alla tarda serata si è visto recapitare un conto di circa 15 euro.
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