Il Comune di Assisi invierà una diffida a Saba per la manutenzione della scala mobile di Porta Nuova che, nel mentre sarà riqualificata a spese del Comune, il quale però poi chiederà i danni. A dirlo è la prima cittadina, Stefania Proietti, secondo cui la manutenzione straordinaria della scala mobile tocca a Saba, società che dal canto suo, scaduta la vita dell’opera nel 2016, ritiene che non spetti a lei il ripristino, come da Pec inviata ai cinquecento firmatari della petizione pochi giorni fa. E ora la giunta invierà a Saba una formale diffida, muovendosi nel frattempo per ripristinare l’opera (stanziando circa 100.000 euro) per poi chiedere i danni. (Continua dopo il video)
“In questi giorni il parcheggio non è molto usato, ma la necessità della scala mobile di Porta Nuova è stata da subito attenzionata. Saba – le parole del sindaco Stefania Proietti intervistata durante AssisiNews inStudio, la cui prima puntata (rivedibile qui) ha riscosso un grande successo – ha comunicato che non intende fare manutenzione straordinaria per ripristinare. Il momento storico derivante della pandemia non è semplice neanche per l’azienda, ma saremo noi, previa diffida in termini formali affinché l’azienda faccia manutenzione come previsto dalla convenzione, a surrogare. Il Comune eseguirà i lavori, chiedendo però i danni”. Arrivata a fine vita nel 2016 (scadenza di cui si sapeva da 30 anni), la scala mobile è stata definitivamente pensionata a novembre del 2019, visto che la vecchiaia e l’usura rendevano sconsigliabile un ulteriore proroga della sua vita. Ma mentre la vita dell’opera si esauriva nessuno ha mai pensato a un progetto alternativo e/o a rimpiazzare le due scale mobili, tanto che la stessa giunta Proietti aveva stanziato “solo” 150.000 euro per la manutenzione.
Il sindaco ha anche spiegato che i 400mila euro nel 2020-2021 per il nuovo sistema di risalita meccanizzata di Porta Nuova non sono quelli per il ripristino delle scale mobili, ma quelli che servono per abbattere le barriere architettoniche con gli ascensori, come da progetto del 2017. A metà febbraio 2020, in risposta a un’altra interrogazione sempre dopo il fermo della scala mobile, l’amministrazione si era subito messa all’opera per superare il problema: prima con una riqualificazione dell’opera, che avrebbe avuto un costo di 150mila euro ma un tempo determinato di vita; e poi con l’ipotesi di sostituzione della scala mobile che avrebbe avuto un costo di 400mila euro ma un tempo di vita più lungo. Dal febbraio-marzo sarebbero dovuti partire i progetti e i lavori per la consegna della mobile di Porta Nuova prevista per i primi giorni di ottobre 2020 (era stato ipotizzato il giorno di S. Francesco) e nel 2021 sarebbero iniziati i lavori per l’ascensore che sarebbe stato consegnato entro lo stesso anno. Ma poi è arrivata la pandemia e i lavori si sono bloccati. Ora, si spera nella manutenzione della giunta che dovrebbe arrivare – nelle speranze dei firmatari della petizione – entro l’inizio della stagione turistica.
© Riproduzione riservata

