Nell’attesa di quella del Comune, che ancora manca, è intanto Saba Italia a rispondere ai circa 500 firmatari della petizione per il ripristino della scala mobile di Porta Nuova, sottolineando che “Per ragioni dipendenti dalla vetustà degli impianti, non sussistono le condizioni per potere ripristinare il funzionamento delle scale mobili. Ferma la decisiva considerazione di cui sopra, precisiamo che l’onere di un tale intervento non spetterebbe comunque alla scrivente società. Esprimiamo l’auspicio che si possa addivenire ad una rapida risoluzione della problematica, che vede anche noi penalizzati”, si legge nella missiva del gestore del parcheggio inviata ad Andrea Angelucci. E, anche tramite AssisiNews, Angelucci torna dunque a sollecitare il Comune per quanto riguarda l’inizio dei lavori che si spera possano terminare con la ripartenza (sperata, anche questa) del turismo, indicativamente nella stagione estiva.
I fondi per la scala mobile di Porta Nuova sono stati stanziati nel bilancio di previsione 2021-2023 approvato a dicembre, ma le tempistiche latitano: si sa che i lavori dovrebbero durare due mesi, ma non si sa quando partiranno. Nella ricostruzione della giunta fatta nei mesi scorsi, “con Saba Italia, la concessionaria del parcheggio di Porta Nuova (convenzione del 2004, con integrazione del 2014) con cui l’amministrazione ha avviato un’intensa interlocuzione”. Nel novembre 2019 è stata proprio Saba ha bloccato l’uso della scala mobile di Porta Nuova a causa di numerosi malfunzionamenti, tali da compromettere, secondo lo stesso gestore, le condizioni di sicurezza.
“Ciò ha determinato – spiegava la giunta in una nota – molti problemi per l’amministrazione comunale, oltre al danno di immagine: il disservizio può sicuramente diventare un disincentivo a parcheggiare a Porta Nuova con conseguente danno economico per il settore turistico e commerciale ma anche per il concessionario e, anche e soprattutto, per il Comune di Assisi”. Già nel 2017 l’amministrazione aveva pensato a una soluzione tecnica diversa di collegamento tra il parcheggio di Porta Nuova e la zona pubblica di Largo Properzio, anche per abbattere le barriere architettoniche, mentre metà febbraio 2020, in risposta a un’altra interrogazione sempre dopo il fermo senza preavviso della scala mobile di Porta Nuova da parte di Saba, l’amministrazione si era subito messa all’opera per superare il problema: prima con una riqualificazione della scala mobile, che avrebbe avuto un costo di 150mila euro ma un tempo determinato di vita; e poi con l’ipotesi di sostituzione della scala mobile che avrebbe avuto un costo di 400mila euro ma un tempo di vita più lungo. Anche per questo i cittadini e i commercianti della zona chiedono certezze: ma, almeno per il momento, nonostante una pec e numerose sollecitazioni anche via social, la giunta non ha fornito alcuna risposta.
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