Serve dimostrare un danno effettivo per poter ricorrere contro le distanze minime da luoghi sensibili per l’installazione delle slot, previsto nel regolamento del Comune di Assisi (presentato all’epoca, visto che Assisi ne era sprovvista, dall’allora assessore Claudia Travicelli, in collaborazione con le personalità preposte e le associazioni): è quanto stabilisce una sentenza del Tar Umbria che – rivela Agipronews – ha ritenuto il ricorso di una società noleggiatrice “inammissibile per difetto di legittimazione”.
Respinto dunque il ricordo contro il regolamento comunale antislot che è “rivolto agli esercizi che ospitano i giochi, e quindi privo di ogni capacità lesiva immediata e diretta nei confronti dei “raccoglitori delle giocate”. L’azienda di noleggio ha “installato gli apparecchi da gioco in due locali siti nel territorio comunale”,ma dal ricorso non risulta che gli esercizi subiscano effetti negativi dalle previsioni introdotte dal regolamento anti slot “perché troppo vicini a luoghi sensibili”, dunque non emerge “alcun concreto pregiudizio, immediato e diretto» nei confronti del noleggiatore”.
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