Marcia indietro del governo sulla tassa sul volontariato, anche grazie alle proteste dei frati di Assisi. La norma inserita in Finanziaria che prevede il raddoppio dell’Ires per il terzo settore, sarà dunque cambiata. “Non possiamo intervenire nella legge di bilancio – ha spiegato il ministro del Lavoro – perché si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile. Inoltre abbiamo sentito la comunità dei Frati di Assisi, che ringraziamo per il loro instancabile impegno, e li incontreremo quanto prima”.
A stretto giro la conferma anche del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Le iniziative di solidarietà degli enti non profit, anche alla luce del principio di sussidiarietà, rappresentano uno strumento essenziale per un’efficace politica di inclusione sociale e di effettiva promozione della persona. Il Governo ha ben presente tutto questo e al Terzo settore sin dall’inizio ha dedicato grande attenzione. Per questo in merito alla norma sull’Ires (meglio nota come tassa sul volontariato, ndr) formulata nella legge di Bilancio attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, provvederemo quanto prima, a gennaio, a intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale”.
Le proteste per la tassa sul volontariato erano arrivate dalla comunità di Sant’Egidio, che il premier Giuseppe Conte ha visitato solo qualche settimana fa. Da Centinaia di associazioni di volontariato nei territori. E Sia il cardinale di Perugia e presidente della Cei Gualtiero Bassetti – intervistato da Repubblica – che il custode del Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti e, appunto, la voce del Convento padre Enzo Fortunato, avevano espresso una sonora contrarietà, motivandola con un ‘fare del male a chi fa del bene’.
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“Ma soprattutto – scrive Repubblica a proposito della marcia indietro sulla tassa sul terzo settore – si è fatto sentire il custode del Sacro Convento di Assisi padre Mauro Gambetti: il raddoppio dell’aliquota Ires per gli enti non commerciali, ha scritto, ‘colpisce al cuore il popolo del Poverello’. E il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato, ha rincarato: ‘Si cerca di distruggere il bene, si cerca di destabilizzare chi vuol essere strumento di bontà‘. E lo fa un partito (il M5S, ndr) ‘che è nato il 4 ottobre'”. Soddisfatto padre Enzo Fortunato e tutta la comunità francescana: “Il governo agisce autonomamente. Io ieri mattina ho soltanto deciso, insieme al custode del Sacro Convento di Assisi padre Mauro Gambetti, di scrivere un editoriale sulla nostra rivista dopo aver letto l’intervista del cardinale Gualtiero Bassetti a Repubblica nella quale dichiarava una provocazione la norma del governo. Ho pensato al nostro Paese e al cuore di un pastore che si prende cura del suo gregge e ho detto al custode che non ci potevamo tirare indietro, che dovevamo dare una nostra parola. Dopo il nostro editoriale mi ha chiamato la portavoce di Di Maio”.
“Mi ha chiesto di riferire a padre Gambetti e all’intera comunità francescana – dice ancora Padre Fortunato – che la tassa sul volontariato sarebbe stata cambiata. Mi ha detto: ‘Appena il vicepremier atterra a Catania fa una dichiarazione in proposito’. E mi ha detto che quanto prima ci saremmo incontrati. Abbiamo appreso della volontà di cambiare la norma con letizia francescana pensando all’idealità di tanti giovani che donano la loro vita per i poveri, per gli ammalati, per chi soffre, per attività culturali e ricreative che vanno a coprire meritevolmente l’intero Paese dal Nord al Sud. Dopo la telefonata della portavoce ho immediatamente a mia volta chiamato il custode che mi ha detto: ‘Quando si cambia idea è cosa saggia’, riprendendo così la locuzione latina ‘sapientis est mutare consilium'”.
Foto in evidenza © Mauro Berti
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