Assisi e Perugia unite nel chiedere a Facebook di “ristabilire la verità dei fatti” per evitare un terremoto mediatico ai danni dell’Umbria, mentre il consigliere regionale (ed ex sindaco di Assisi Claudio Ricci) chiede di organizzare un viaggio per tour operator e giornalisti specializzati per far passare il messaggio che l’Umbria è fruibile.
Come segnalato da molti operatori turistici, dopo il sisma del 24 agosto 2016 dagli alberghi, agriturismo e b&b è stato un fuggi-fuggi generali, con disdette anche nel mese di settembre, nonostante l’Umbria, seppur interessata dal terremoto, sia del tutto fruibile e sicura.
L’assessore al turismo Eugenio Guarducci (Assisi) e quello allo sviluppo economico Michele Fioroni (Perugia) criticano il Safety Check, il servizio che chiede agli utenti Facebook localizzati nelle zone ‘calde’ di dichiararsi al sicuro. Il problema – per i due amministratori, che sottolineano comunque come Safety Check sia utile e apprezzabile – è che nel caso del terremoto del centro Italia il servizio di “salvezza” di Facebook è stato corredato da una piantina in cui viene indicato un cerchio celeste di raggio 90 km, il cui centro peraltro non coincide con quello indicato dagli istituti di geofisica come epicentro del sisma, e che ingloba al suo interno città e territori, tra cui Perugia e Assisi, in cui non sono stati registrati danni. Per i due assessori l’immagine dell’Italia Centrale ‘allegata’ al Safety Check rischia di creare danni inestimabili, senza dimenticare la “fuorviante” comunicazione che proveniva dall’App Terremoti che in un processo di incomprensibile generalizzazione ha di fatto esteso l’emergenza vera a territori che non hanno subito alcun danno.
Chi può rimediare? Se lo chiedono tutti gli operatori commerciali colpiti da questo terremoto mediatico, che stanno sollecitando le amministrazioni locali ad intervenire ristabilendo un clima di corretta comunicazione. Uno sforzo che non si può fare da soli, per questo le città “simbolo” dell’Umbria, appunto Perugia ed Assisi, si uniscono per chiedere a Facebook di aiutare fin da subito a ristabilire la verità dei fatti “promuovendo – scrivono Guarducci e Fioroni – una immediata campagna su scala internazionale di sensibilizzazione sul tema che possa ovviamente coinvolgere la stragrande maggioranza del territorio umbro: ci auguriamo che un’adeguata attenzione venga posta al fine di risolvere una forte criticità che rischia di assumere una dimensione economica insostenibile per il nostro tessuto produttivo che ha nel Turismo una delle principali risorse”.
Quanto a Ricci, l’ex sindaco di Assisi, oggi consigliere regionale, oltre a chiedere in un’interrogazione di mettere in atto una comunicazione istituzionale per segnalare che tutti i luoghi dell’Umbria sono turisticamente fruibili dopo il terremoto del centro Italia, segnala come sia necessario evitare gravi perdite al turismo nel 2017 e nel 2018, visto che i pacchetti turismo spesso vengono venduti mesi in anticipo. “Oltre alla comunicazione televisiva e social multimediale – secondo Ricci – è essenziale organizzare (entro ottobre) un “itinerario nei principali luoghi dell’Umbria predisposto per tour operator italiani e internazionali” nonché accompagnando giornalisti specializzati e multimediali, per scongiurare o ridurre perdite”.
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