È in dirittura di arrivo il protocollo di intesa tra il Comune di Assisi e l’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) . Il sindaco Stefania Proietti, la vice presidente nazionale Donatella Trotta e il presidente regionale Domenico Piano, alla presenza di monsignor Paolo Giulietti, hanno definito i rispettivi impegni e siglato l’atto. La firma ufficiale del protocollo avverrà il 6 febbraio.
L’intesa tra Comune e Unione cattolica stampa italiana prevede due importanti novità: la sede nazionale e regionale dell’Ucsi e la Scuola annuale di alta formazione per giovani giornalisti. Sia per l’amministrazione comunale di Assisi che per l’’Unione cattolica stampa italiana si tratta di un provvedimento prestigioso che rafforza i legami tra la città e gli operatori dell’informazione cattolica, il Comune ha individuato i locali per ospitare la sede dell’Ucsi e ha dato la disponibilità a garantire il patrocinio e il sostegno per le iniziative dell’Unione.
Dal canto suo, l’Ucsi ha confermato di attivare attraverso le Unione cattolica stampa italiana regionali, anche in collaborazione con gli uffici diocesani e per le comunicazioni sociali, l’organizzazione sul territorio di convegni, incontri e giornate di studio su temi di attualità inerenti la comunicazione.
“È un passo significativo la stesura di questo protocollo e ne sono orgogliosa a titolo personale, come capo dell’amministrazione e a nome della giunta. Abbiamo subito accettato la richiesta perché convinti che ospitare ad Assisi un’associazione come l’Ucsi significa accrescere il prestigio della città e di quello che rappresenta nel mondo e cioè il luogo simbolo della pace e dell’accoglienza. Ma abbiamo voluto fortemente questo protocollo per dare un contributo, forse minuscolo, al settore dell’informazione che oggi sta vivendo una crisi profonda”.
Per la vicepresidente Donatella Trotta “Assisi è la sede naturale, legittima, per accogliere l’Unione cattolica stampa italiana, che è un’associazione laica ed ecclesiale di specializzazione e di ispirazione cristiana e pertanto può definirsi una minoranza eticamente determinante, perché è uno dei centri più rilevanti della spiritualità e rappresenta uno straordinario luogo dell’anima”.
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