Occorre un ultimo sforzo per raccogliere fondi per coprire per intero l’intervento di restauro dell’affresco della Madonna con Bambino attribuito a Matteo da Gualdo. Il ‘murales’ attributo a questa figura significativa dell’arte umbra della seconda metà del Quattrocento si trova nell’antica chiesa di Santa Maria delle Grazie (oggi sconsacrata, conosciuta come chiesa della Buona Morte), nel castello dei Figli di Cambio.
“Nelle settimane a venire proporremo altre iniziative per reperire la somma necessaria per coprire il costo dell’intero lavoro di consolidamento e restauro dell’affresco della Madonna con Bambino”, spiega alla Nazione Umbria Francesco Raspa, presidente dell’associazione Ponte Levatoio (organizzatrice da vent’anni del Cambio festival) che, insieme all’associazione Palatium, in particolare con Carlo Chiavini, si è mobilitata per sostenere la locale parrocchia, con il parroco don Mario Filippone, per il salvataggio dell’opera.
“C’è stata una grande risposta – aggiunge Raspa – per raccogliere i soldi per i lavori che si svolgono sotto il controllo dell’ufficio beni culturali della Diocesi e della Soprintendenzaì. Oltre alle associazioni hanno dato il loro contributo privati cittadini, aziende, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il Comune di Assisi. I lavori vengono realizzati dalle restauratrici Silvia Tardioli e Rui Sawada, sotto la supervisione di Sergio Fusetti, capo restauratore della Basilica di San Francesco”.
“Oltre all’intervento sulle parti visibili dell’affresco della Madonna con Bambino – spiegano le due restauratrici – abbiamo ritrovato dei frammenti. Secondo le testimonianze dei paesani, la chiesa era tutta affrescata, poi nel tempo parti sono state coperte e quelle più degradate forse demolite. Abbiamo scoperto le superfici fino a trovare i margini dei frammenti già visibili sulla parete destra, mentre non abbiamo ancora fatto indagini accurate sulle altre pareti. Abbiamo portato alla luce tutto quello che era possibile, circa 5 metri quadrati fra superficie affrescata e sinopie che si aggiungono ai 5 metri quadrati esistenti”. Per eseguire l’intervento sono stati raccolti fondi anche con una cena e un aperitivo e nelle prossime settimane sarà promosso qualcosa del genere per concludere la raccolta fondi. “Vorremmo mostrare l’esito del restauro in occasione della presentazione dell’edizione 2019 del Cambio Festival”, conclude Raspa
© Riproduzione riservata