Un approdo importante quello di Antonio Fiore ad Assisi, al Monte Frumentario. L’artista celebra gli ottant’anni di età e i quaranta di pittura, con la mostra “Antonio Fiore Ufagrà: dal post futurismo alla cosmo pittura”, curata da Massimo Duranti e Andrea Baffoni.
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Il progetto “Antonio Fiore Ufagrà” vuole sottolineare il ruolo di Fiore, continuatore del messaggio futurista, in funzione tanto del messaggio laico quanto di quello sacro. Particolarmente significativo, infatti, il ruolo avuto dall’artista, originario di Segni, proprio nell’ambito della tematica sacra. Un percorso, il suo, iniziato grazie alla vicinanza con i maestri del Futurismo come Sante Monachesi, Enzo Benedetto, Francesco Cangiullo e soprattutto le figlie di Giacomo Balla.
Circa sessanta le opere in esposizione nella mostra Antonio Fiore Ufagrà, con un’attenzione particolare proprio al tema dell’arte sacra, accostata a quello della cosmo-pittura, due segmenti fondamentali per Antonio Fiore legati alla grande tradizione dell’Aeropittura. Su tutto (riporta il Corriere dell’Umbria in edicola nei giorni scorsi) campeggia l’opera omaggio ad Assisi, dove un san Francesco letto in chiave moderna alza la sua preghiera a Fratello Fuoco e Sorella Luna. La mostra presenta anche una sezione di circa dieci opere di futuristi significativi per la formazione di Fiore: Balla, Dottori, Prampolini, Cangiullo, Monachesi, Benedetto, Peruzzi.
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