Grande successo di pubblico agli incontri per la quarta edizione del Cortile di Francesco 2018 ad Assisi. La manifestazione culturale, organizzata dal Sacro Convento di Assisi e dall’associazione Oicos Riflessioni, ha registrato ancora una volta un’ampia partecipazione ai panel e ai workshop. Differenze è stato il tema della tre giorni di quest’anno, iniziata sabato 15 settembre con la lectio magistralis del cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e conclusasi nella Basilica Superiore di san Francesco d’Assisi con la lettura di alcuni passi tratti dalla Bibbia, dal Corano e dagli scritti di Parmenide da parte dell’attore Francesco Pannofino.
Al Cortile di Francesco 2018 ad Assisi, trentadue incontri, 40 relatori provenienti dalle esperienze umane e professionali più diverse del mondo della letteratura, delle istituzioni, dell’economia, della religione, dell’arte e del giornalismo che si sono confrontati sui temi della rassegna. L’ultimo dei tre giorni della rassegna è cominciato questa mattina con la Presidente della Regione Catiuscia Marini, ed è continuato con l’economista Carlo Cottarelli e il regista Ferzan Ozpetek. Poi, per citare solo alcuni incontri, il fotografo Toscani, i direttori dei più importanti musei italiani, lo scrittore Tahar Ben Jelloun e, come detto, in chiusura in Basilica Superiore, gran finale con l’attore Francesco Pannofino che ha letto brani della Bibbia, del Corano e del filosofo greco Parmenide.
Ancora prima, al Cortile di Francesco 2018 ad Assisi era stato rilanciato il Manifesto di Assisi contro i muri mediatici. “Il 6 ottobre – ha proseguito Beppe Giulietti, presidente della FNSI – insieme, credenti e non credenti, firmeranno la Carta di Assisi. Le parole non sono pietre perché è giunto il momento di passare dalla indignazione all’azione di contrasto e denuncia nei confronti del linguaggio dell’odio e del razzismo. Il rispetto della Costituzione, dei trattati internazionali, delle carte deontologiche, del principio di non discriminazione deve diventare pratica quotidiana, perché chi usa le parole come proiettili si propone di distruggere l’informazione, ma anche e soprattutto di colpire a morte la democrazia”.
“Parliamo con gli altri, ma parliamo come se fossimo allo specchio. – Ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, Padre Mauro Gambetti, a conclusione del Cortile di Francesco 2018 ad Assisi – Francesco, prima di scrivere il Cantico, ha imparato a dialogare con la realtà. Nel Cantico rilucono lo scambio, la complementarietà, l’accoglienza; è il frutto di una identità matura, aperta gli altri. Per dialogare veramente bisogna essere così grandi da farsi piccoli, da umiliarsi come bambini. Al punto da sentire ogni uomo e la sua debolezza. Quando accogliamo un uomo senza altre qualificazioni, senza titoli di importanza, merito e demerito, allora entriamo nel vero dialogo. Allora le differenze diventano occasione di arricchimento. Gli altri sono un dono per me e io spero di esserlo per loro”. “Le parole di papa Francesco, che nel corso del suo viaggio apostolico in Lituania ha parlato di ‘ospitare le differenze e di generare ospitalità’ – ha sottolineato il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato, – sembrano ‘suggellare’ idealmente e indirettamente il Cortile di Francesco 2018, sintetizzandone la riflessione e indicando il cammino davanti a noi”.
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