Primo piano sull’autore non sarà ad Assisi: la notizia è riportata sul Corriere dell’Umbria in edicola stamattina. Dopo i problemi per l’edizione di quattro anni fa, il direttore artistico Franco Mariotti ha confermato che “dopo gli incontri di questa estate con l’assessore alla cultura e Turismo Eugenio Guarducci, a malincuore ho dovuto prendere atto che non ci sono le condizioni per continuare questa ultradecennale collaborazione con la città di Assisi. Ed è un peccato perché questa Rassegna è nata e cresciuta qui e nel corso degli anni ha portato nel cuore di Assisi il Gotha della cinematografia italiana, con un format unico nel suo genere, molto apprezzato ed imitato”.
Con Primo Piano sull’Autore (che ad Assisi ha portato tra gli altri Ermanno Olmi, Dino Risi, Alberto Lattuada, Michelangelo Antonioni, Lina Wertmuller, Luigi Comencini, Gillo Pontecorvo, Mario Monicelli, Alberto Sordi, Bernardo Bertolucci, Franco Zeffirelli, Giancarlo Giannini, Aurelio De Laurentiis, Francesco Rosi, Pupi Avati, Gina Lollobrigida, Giuseppe Tornatore, Liliana Cavani, John Malkovich, Remo Girone, Franco Nero e Giuliano Gemma), salutano Assisi anche il Premio “Domenico Meccoli ScriverediCinema”, giunto alla XXIV edizione, e la Rassegna collaterale “Dove va il cinema italiano? Oltre la commedia, le nuove proposte”, giunta alla VIII edizione.
Mariotti ha espresso il dispiacere per “un passo sofferto, eppure inevitabile” in una lettera inviata al sindaco di Assisi, Stefania Proietti, cui il direttore artistico di Primo piano sull’autore ricorda che il premio dedicato a Meccoli “è divenuto uno dei riconoscimenti più ambiti nel panorama cinematografico italiano da chi fa comunicazione; e che lo scorso anno proprio la nostra Rassegna è stata l’occasione per conferire la cittadinanza onoraria di Assisi a Liliana Cavani, che con i suoi film su San Francesco ha fatto conoscere questa splendida realtà in tutto il mondo. In 34 anni – conclude la lettera – abbiamo conosciuto i nostri momenti di difficoltà. Primo piano sull’autore è sopravvissuta anche alla pagina più drammatica della storia recente assisana, il terremoto del 1997: ho preso atto delle perplessità, dei suggerimenti e delle osservazioni dell’Assessore Guarducci. Ho valutato ed alla fine ho ritenuto opportuno non snaturare il senso e la valenza culturale di questo evento”.
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