Grande successo per il Requiem Project all’anteprima di Assisi Pax Mundi 2016: arrivato direttamente dal Giappone il coro ha portato ad Assisi un repertorio di alto valore artistico inspirato dal desiderio di diffondere un messaggio di speranza e di vicinanza per chi soffre. 140 i musicisti che hanno riempito con voci e musica la Basilica Superiore di San Francesco in Assisi.
Il Requiem Project è stato accompagnato dall’Orchestra da Camera di Perugia diretta dal maestro Simone Frondini: adirigere l’imponente formazione musicale Susumu Ueda e all’organo Yu Sasaki. Una serata davvero d’eccezione che apre il sipario sull’edizione 2016 di Assisi Pax Mundi, in scena dal 13 al 16 ottobre.
Il Requiem Project ha portato ad Assisi brano composti dai maestri Susumu Ueda e Yasunori Saiki: l’appuntamento ha preso il via con l’esecuzione dell’Ave Maria (Susumu Ueda), sue anche la Missa Brevis – precatio pro pace e lo Stabat Mater. Durante il concerto è stato eseguito anche il Tu es Petrus di Yasunori Saiki.
Il Requiem Project nasce nel 2008 a Kobe, dopo in grande terremoto Hanshin-Awaji, ed articola le proprie attività intorno ai temi del cordoglio, della speranza e dell’amore per la vita. La formazione riunisce persone differenti, sopravvissuti e gente proveniente da ogni parte del Giappone. Il direttore del coro Susumu Ueda ha sottolineato che la musica da lui composta ha l’obiettivo di alleviare la sofferenza delle persone colpite dalle gravi calamità, in particolare si è riferito alle popolazioni giapponesi e alla popolazione di Amatrice. Padre Giuseppe Magrino, a nome di Assisi Pax Mundi, ha ringraziato gli amici giapponesi per aver portato ad Assisi questo messaggio di pace, speranza e condivisione.
Foto: Mauro Berti
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