Necessita di maggiore attenzione la Volta Pinta, in piazza del Comune, con le sue grottesche e allegorie volute dal governatore senese Marcello Tuti nel 1552, opera di Raphael pictor. Un recente volume (La Volta pinta, edizioni Minerva, opera del professor Ezio Genovesi, direttore della Rhode Island School of Design) e relativa presentazione avevano riacceso i riflettori su questa testimonianza storica, ma non sono seguiti atti concreti di valorizzazione, manutenzione, sistemazione dell’illuminazione.
A lanciare l’allarme sulla Volta Pinta è la restauratrice Manuela Elisei, intervenuta più volte sul monumento: “È importante – spiegava alla Nazione Umbria del 25 agosto 2017 – una manutenzione ordinaria studiata e cadenzata nel tempo, che va fatta su ogni opera d’arte. Tanto più per un bene delicato come la Volta Pinta, realizzata a mezzo fresco, esposta agli agenti atmosferici, agli sbalzi di temperatura, all’inquinamento; così facendo si eviterebbero poi restauri completi, complessi e costosi. Si tratta, è bene ricordarlo, dell’opera laica più importante di Assisi rimasta in vita, espressione del colto Rinascimento assisano”.
Foto Assisi Itinerari
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