Verifiche continue sulla turnazione con l’obiettivo di ‘affinare’ l’impatto sulla vita delle persone, cercando di limitare, dove possibile, i disagi che ne derivano. E, laddove questo non fosse possibile, l’azienda dovrà farsi carico di un riconoscimento economico a compensazione del disagio stesso. È una delle ‘mediazioni’ emerse dall’incontro in Confindustria tra le Rsu e i rappresentanti di Fai, Flai e Uila con i vertici dell’azienda Colussi, che ha segnato la ricomposizione delle relazioni sindacali interrotte dopo lo stato di agitazione durato un mese. Proprio in attesa di tale incontro, il 10 gennaio era stato sospeso lo sciopero a oltranza di un’ora a turno; una protesta contro le nuove turnazioni, in virtù delle quali la linea passa da orizzontale (con variazioni del lavoro e dei movimenti, che permettono di alleggerire il lavoratore) a verticale, lavorando nella stessa catena e nella stessa postazione.
Ma considerato che alcune linee lavorano h24/7 giorni su 7, mentre altre linee si fermano la notte e/o i fine settimana, alcuni lavoratori si ritrovano con turni peggiori di altro – senza contare che se una linea si ferma il lavoratore rimane a casa. La nuova turnazione, partita a inizio settimana, per i sindacati “dovrà assicurare il giusto mix tra vita e lavoro. La rsu – si legge nella nota – monitorerà la gestione al fine di poter contribuire al miglioramento e alla risoluzione delle problematiche che via via si evidenzieranno lungo il percorso. Laddove è possibile, la nostra richiesta è stata quella di armonizzare i fine settimana che risultano, da quanto sappiamo, disomogenei nella distribuzione per ogni singolo lavoratore”.
Secondo i sindacati, Colussi ha anticipato che nei primi due mesi “è possibile che vi siano eventuali modifiche delle matrici esclusivamente in funzione del miglioramento dell’organizzazione, e che ogni tre mesi, a tal riguardo, si confronterà con le rsu su eventuali modifiche di volumi e di programmazione che potranno (anche queste) portare alla modifica delle matrici”. Rimangono ancora da definire le questioni del premio di produzione e la maggiorazione del notturno, di cui (anticipava il Corriere dell’Umbria in edicola il 29 gennaio 2020) si parlerà nel corso del nuovo incontro del 4 febbraio.
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