“La lettera che il Vice Presidente della ConfArtigianato Umbria Giorgio Buini e del Segretario Stefano Gauzzi inviata a tutti i Sindaci della nostra Regione a nome dell’Associazione coglie in pieno una serie di problemi”. Lo sostengono i consiglieri comunali Antonio Lunghi e Ivano Bocchini di Uniti per Assisi.
In estrema sintesi – qui la versione integrale – ConfArtigianato Umbria chiede di semplificare gli adempimenti fiscali e tributari, detassare del tutto le imprese almeno fino al 31/12/2020 e alleggerire il carico fiscale sui residenti è oggi il modo per difendere nel medio periodo l’equilibrio dei bilanci comunali, sospendere i pagamenti delle imposte comunali, detassazione dell’occupazione del suolo pubblico e la riduzione del costo della TARI, difesa delle manifatture, soprattutto quelle artigianali ed artistiche, pagamenti puntuali delle pubbliche amministrazioni alle imprese edili, abbattere l’Imu o convincere i proprietari ad abbassare gli affitti.
“Una volta che con le indispensabili detassazioni avremmo superato con successo l’impatto frontale di questa crisi ed avendo difeso le imprese e l’occupazione, dovremmo prepararci per la fase successiva; quella del rilancio dell’economia del territorio. Attraverso le proprie peculiarità, la storia, la cultura, le tradizioni, l’ambiente circostante”, conclude ConfArtigianato Umbria.
“Prima di tutto – scrive Lunghi – voglio ringraziare gli Estensori per il taglio non polemico della lettera: è l’unico modo con cui possiamo confrontarci. Secondo viene posto in giusto risalto il ruolo che i Sindaci stanno svolgendo in questo momento drammatico: costituisco le sentinelle dello stato nei territori delle nostre cento città; fondamento della nostra storia millenaria. Ma i Sindaci e le Amministrazioni Comunali oltre che confortare e stare vicino alla gente, non possono tirarsi indietro nel dare risposte per quello che è di loro competenza, anche se i problemi da affrontare sovrastano le scarse risorse economiche a disposizione: devono fare la propria parte”.
Tra le proposte avanzate da ConfArtigianato Umbria che Uniti per Assisi condivide, “Semplificare gli adempimenti fiscali e tributari dove è possibile intervenire; detassare l’occupazione di suolo pubblico e ridurre il costo della TARI per il 2020 per imprese, attività commerciali ed attività legate alla filiera del turismo; affrontare il tema del costo degli affitti e di conseguenza dell’IMU che è un imposta in cui il Comune fa da esattore Stato;accelerare le procedure del rilascio delle autorizzazioni edilizie, anche attraverso un accordo con la Sovrintendenza di Perugia per la gestione dell’iter di approvazione delle pratiche; appaltare le opere pubbliche già finanziate senza indugi e con tempi di pagamento alle imprese che sono oggi al collasso economico”.
“Per questo motivo – conclude la nota – abbiamo chiesto la Convocazione di un Consiglio Comunale per affrontare la ristrutturazione del Bilancio preventivo approvato nel marzo scorso che deve essere sostanzialmente rifatto”.
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