Approvata ieri in Consiglio Regionale una mozione che impegna la giunta regionale a stanziare ristori per le partite IVA dell’Umbria entro dicembre 2020. Ne dà notizia Stefano Pastorelli, capogruppo della Lega in Regione: “In particolar modo – dice – mi vengono in mente le tante partite IVA rimaste escluse fino ad ora dai contributi nazionali come abbiamo potuto vedere in diretta su rete 4 l’altro ieri”. Il riferimento è alla protesta dei commercianti di Assisi, che da settimane protestano appunto perché non hanno ricevuto nessun ristoro, nazionale o regionale.
Per Stefano Pastorelli, la mozione sui ristori per le partite Iva dell’Umbria “non è una vittoria della Lega ma è una vittoria degli Umbri e dell’Umbria; un atto approvato all’unanimità segnale che quando la volontà c’è le cose si possono fare superando anche le divisioni politiche!”. Nello specifico ad essere approvato è l’Atto n.533, emendamento a firma Stefano Pastorelli & Eleonora Pace: “Previsione di ristori economici a fronte di ordinanze di chiusura nell’ambito di misure per la lotta al contagio da Covid-19”. Emendamento: “..in considerazione di quanto fatto fino ad ora, ad istituire forme di ristoro a favore di tutte le categorie economiche oggetto di restrizione della propria attività a seguito di provvedimenti Regionali emanati e/o da emanare e che non godano di misure equipollenti in attivazione di provvedimenti Statali o Comunitari, da attuare entro il mese di Dicembre”.
Non mancano però le precisazioni. “Prendiamo atto con stupore che una mozione presentata e firmata da tutti i consiglieri di minoranza circa un mese fa e la cui discussione era già stata rinviata nel corso della precedenti sedute oggi è stata discussa e approvata grazie a disponibilità e volontà di confronto dei proponenti, che hanno presentato un emendamento firmato da tutti i capigruppo e da Michele Bettarelli”, dicono i consiglieri regionali di opposizione (Pd, M5S, Misto, Patto civico) valutando “anomalo che la Lega si intesti il merito di questa iniziativa, che tende a stimolare proprio il Governo regionale di cui il Carroccio detiene il controllo”.
Come da nota dei giorni scorsi, “le partite Iva dell’Umbria rientrano tra le tante categorie messe in ginocchio dal secondo lockdown che il Governo giallo-rosso non ha tenuto in debita considerazione, creando disomogeneità di trattamento e sperequazioni tra codici ateco – proseguono gli esponenti leghisti – Anche le regioni in fascia arancione, per effetto delle misure restrittive previste dall’ultimo Dpcm, stanno affrontando una crisi economica e sociale di forte impatto per il tessuto locale alle prese con importanti cali di vendite e riduzioni di fatturato. In una regione come l’Umbria, che vive di turismo e che conta tantissime piccole attività, artigiani, commercianti e imprese familiari, l’impatto negativo della pandemia è stato ancora più percepibile. Da tempo la Lega ha richiesto al Governo e alla Giunta regionale, di prevedere misure aggiuntive, veloci e incisive, per le partite iva dell’Umbria. Siamo convinti che il grido di aiuto delle attività maggiormente colpite, non rimarrà inascoltato”.
© Riproduzione riservata

