Nella sala Conciliazione del comune di Assisi, nel pomeriggio del 4 giugno, è stato inaugurato l’evento “ Balestrando per Francesco e Ubaldo”, volto a consolidare i vincoli di amicizia e collaborazione tra Assisi e Gubbio nel nome dei loro Santi Patroni, ad opera delle rispettive storiche Compagnie di Balestrieri. Il significato dell’incontro è artisticamente espresso nel labaro creato per l’evento dall’artista Silvia Fugnoli, raffigurante i due santi Patroni che presentano le loro città tenendole in mano, con sullo sfondo il lupo, anch’esso simbolo per entrambe, ambientati nel verde paesaggio umbro, sullo stile del Perugino. Presenti il sindaco di Gubbio, Filippo Stirati e quello di Assisi, Stefania Proietti, coi rispettivi assessori alla cultura, Giovanna Uccellani e Veronica Cavallucci, il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, il Vicario Generale della diocesi di Gubbio, don Mirko Orsini, i presidenti delle due Compagnie Balestrieri, Claudio Mancinelli per Assisi e Marcello Cerbella per Gubbio, promotori dell’evento. “Ci piace sottolineare il grande merito dei Balestrieri nella cultura cittadina- ha sottolineato il sindaco Stirati- che ci consentono di potenziare il legame con Assisi, riavviandoci sulla strada del raggiungimento di obiettivi comuni” .
Gli ha fatto eco il sindaco Proietti, esprimendo gratitudine ai balestrieri assisani ed eugubini e alle istituzioni che, con Balestrando per Francesco e Ubaldo, segnano anche una visibile ripartenza nel creare rapporti armonici e concreti per l’innalzamento della cultura e socialità. “ Anche le pietre stanno iniziando a raccontare la vicinanza di Gubbio e Assisi – ha ricordato il Vescovo Sorrentino – con Francesco che, dopo la Spoliazione, si incamminò verso Gubbio e sarà ancora più bello rifare con Lui questo cammino.” “È un momento bello che rassoda i legami, superando i campanilismi – ha ricordato il vicario generale don Mirko Orsini, legando due culture nel nome del dialogo”.
“ Non sfida, ma solo amore verso i nostri Santi nel fare squadra insieme, tutti noi balestrieri, istituzioni, cittadini, sotto la spinta anche nel gioco della balestra antica, sempre attingendo dalla storia, di cui siamo i frutti maturi”- . Questo il valore dell’evento sottolineato congiuntamente dai presidenti delle Compagnie Balestrieri, Mancinelli e Cerbella. Nella sua relazione lo storico Giovanni Zavarella ha evidenziato le affinità di vita e spirituali di san Francesco e sant’Ubaldo, definiti grandi riformatori, che entrambi vollero una Regola, posero ogni cura nel riconciliare gli animi, incoraggiarono i cittadini, praticarono carità e povertà, amarono le loro città nel nome della pace.
Per lo storico eugubino Fabrizio Cece, la presenza dei Balestrieri in città fin dal secolo XIII ha generato delle sentitissime onoranze, che non sono invenzioni, dunque, ma storia e che, per questo, danno rilevanza alle manifestazioni stesse. Più “giovane” la presenza accertata dai documenti dei Balestrieri in Assisi,- ha ricordato lo storico Pier Maurizio Della Porta – ma importante per questo evento resta la lettera del 24 luglio 1622 con cui Assisi invita Gubbio “balestrando” per la festa del patrono San Rufino. Paola Mercurelli Salari, ringraziando gli eugubini per la lodevole cultura della memoria, ha auspicato che anche Assisi continui su questa strada. Balestrando per Francesco e Ubaldo si chiuderà domenica 12 giugno a Gubbio con il corteo storico per le vie della città e la Disfida dei Balestrieri in piazza Grande.
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