L’8 agosto pomeriggio il sindaco Stefania Proietti ha incontrato –insieme agli uffici comunali ed al consigliere comunale Paolo Sdringola – il Direttore del Consorzio Italiano Compostatori Massimo Centemero e Moreno Marionni, componente del comitato tecnico nazionale.L’incontro è avvenuto in vista della Giornata Mondiale del Suolo 2017, le cui celebrazioni si svolgeranno a dicembre ad Assisi.
Il 4 e 5 dicembre, nel corso della Giornata Mondiale del Suolo 2017, il C.I.C. organizzerà infatti un evento sul tema “Coltivare e custodire, proteggere e conservare il futuro” nel quale saranno celebrati i 25 anni dell’organismo che è una struttura senza fini di lucro di rilevanza nazionale e che conta 130 Soci; riunisce imprese e enti pubblici e privati produttori di compost e altre organizzazioni interessate alle attività di compostaggio. Il Consorzio è l’unica organizzazione che in Italia promuove e persegue, attraverso la collaborazione con gli Enti Pubblici preposti per legge, la politica di riduzione dei rifiuti, l’attuazione della raccolta differenziata per la separazione, lavorazione, riciclaggio e valorizzazione delle biomasse ed in genere delle frazioni organiche compostabili.
“La due giorni del 4 e 5 dicembre condurrà in Assisi una platea di centinaia di esperti ed operatori del settore –afferma il sindaco di Assisi Stefania Proietti- e sarà un’opportunità concreta per sensibilizzare e pianificare azioni concrete circa la valorizzazione delle biomasse compostabili e la raccolta differenziata puntando l’attenzione sulla tutela del suolo e sull’avvio di un meccanismo virtuoso che possa trasformare i rifiuti organici in una risorsa. Il riutilizzo virtuoso della frazione organica dei rifiuti –conclude il sindaco Proietti- è quantomai urgente in una Regione come la nostra afflitta da evidenti criticità in tal senso”.
Tra le iniziative della Giornata Mondiale del Suolo 2017, una mostra fotografica sul tema “Laudato si’”; a tale proposito il sindaco ha ricordato le parole dell’omonima enciclica del Santo Padre Francesco sulla cura della Casa Comune: “…Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è data. Mentre «coltivare» significa arare o lavorare un terreno, «custodire» vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura. Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le generazioni future…”
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