Quest’anno l’appuntamento con l’Italia più bella si fa in 4! Per permettere a tutti di visitare in sicurezza 1.000 luoghi straordinari del nostro Paese, le Giornate FAI d’Autunno 2020 raddoppiano su due weekend: 17 e 18 e 24 e 25 ottobre. Un’occasione da non perdere per tornare a scoprire luoghi ancora poco conosciuti del nostro Paese e
sostenere la missione del FAI. Per garantire un sereno svolgimento delle giornate di manifestazione, dal 6 ottobre grazie a una donazione di 3€ sarà possibile prenotare la propria visita sul sito www.giornatefai.it. La prenotazione, seppur fortemente consigliata, non è obbligatoria. Queste le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria.
Per ulteriori informazioni, eventuali cambi di orario e altro, è possibile visitare la sezione dedicata al cuore verde d’Italia.
Le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria sono ad Assisi sabato 17 e domenica 18, dalle 10 alle 18 (con la durata della visita di circa due ore e mezzo) sarà visitabile il Bosco di San Francesco. Attraverso un portone nel muro di cinta del piazzale che si apre davanti alla Basilica Superiore di Assisi, si imbocca uno stretto sentiero che porta ad un ampio fondovalle, ai piedi del centro cittadino. Non un’escursione qualsiasi, ma un pellegrinaggio tra storia, natura e spiritualità, in un percorso che attraversa i 64 ettari di terreni boschivi, campi coltivati, pareti di pietra rosa, radure e oliveti che l’incuria aveva ridotto a una discarica e che il FAI hai interamente recuperato.
A Bettona, sabato 17 e domenica 18 ottobre, si potranno scoprire le bellezze artistiche e storiche che il borgo custodisce all’interno della cinta muraria che conserva tratti di origine etrusca. La visita del centro storico, ancora perfettamente delimitato dalla cinta muraria che conserva tratti di origine etrusca, inizia da piazza Cavour, punto focale della città, in cui convergono le strade principali, il cardo e decumano dell’antica Vettona, che fino alla fine dell’800 hanno suddiviso la città in quattro quartieri. Dalla piazza, che ha mantenuto la sua centralità ospitando i Palazzi del potere civile e religioso, si dipartono anche vie secondarie che conservano le tracce della botteghe artigiane che un tempo animavano la città. I complessi religiosi di S.Crispolto e di Santa Caterina testimoniano il ruolo primario svolto dalla città nel territorio; altro significativo complesso religioso sorge poco al di fuori della cerchia urbana: la chiesa e il Convento di S.Antonio di Padova, costruiti nel’500 per i francescani Osservanti, sul luogo ove sorgeva la “chiesola” di S.Manno.La chiesa, ricca di pregevoli stucchi e affreschi, versa in stato di degrado. Nelle giornate di sabato e domenica le visite vengono effettuate dalle 10 alle 17. Ci sarà una pausa tra le 13 e le 14 per carenza di volontari narratori. Sono consentiti gruppi per un massimo di 10 persone. Le visite sono guidate con partenza ad ogni ora da piazza Cavour e dureranno circa un’ora. L’ultimo gruppo della mattina partirà alle 12 e terminerà circa alle 13; l’ultimo gruppo del pomeriggio partirà alle 16 e terminerà circa alle 17.
A Perugia la Delegazione FAI di Perugia e Gruppo FAI Giovani di Perugia, sabato 17 dalle 14 alle 17e domenica 18 dalle 10 alle 17 sarà aperto il locale Cimitero Monumentale. Sorto in un’area interessata da necropoli fin dall’epoca etrusca a seguito dell’editto napoleonico che stabiliva che le sepolture dovessero avvenire ad adeguata distanza dai centri abitati, fu inaugurato dal futuro papa Leone XIII nel 1849. Decorato da artisti provenienti principalmente dall’Accademia di Belle Arti di Perugia, riflette diverse correnti artistiche dal Verismo all’Espressionismo, con prevalenza di Liberty, Art Deco ed Eclettismo. La committenza era costituita prevalentemente dalla borghesia e dalla nuova classe politica in ascesa, e il cimitero ospita le spoglie di alcuni tra i personaggi più illustri della storia, delle arti, della letteratura e della politica perugina del periodo. Tra gli scultori e gli architetti si segnalano Raffaele Angeletti, Nazzareno, Angelo e Francesco Biscarini, Romano Mignini, Giuseppe Frenguelli, Bruno Arzilli, Giuseppe Luchetti, Ugo Tarchi, e Tito Orfei.
Sempre a Perugia, per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, sabato 24 dalle 14 alle 17 e domenica 25 dalle 10 alle 17, apre l’abbazia di Santa Maria di Valdiponte . Imponente abbazia benedettina fondata prima dell’anno Mille raggiunse l’apice della propria potenza nell’XI sec. grazie al notevolissimo patrimonio fondiario e al controllo di 40 Parrocchie. Nel XIII sec. vennero ricostruiti la chiesa e lo splendido chiostro, dal quale si accede all’antichissima cripta, all’affrescata Sala del Capitolo e ad una cantina ricavata in quella che probabilmente era l’originaria chiesa. La chiesa conserva dipinti di Fiorenzo di Lorenzo e Bartolomeo Caporali mentre opere del Maestro di Montelabate e di Meo da Siena si trovano oggi presso la Galleria Nazionale dell’Umbria. A partire dal XV sec. l’Abbazia passò per volontà del pontefice agli abati accomandatari. Alla metà del XVII sec. il cardinale Filippo Monti vi introdusse i cistercensi che ridiedero vita all’abbazia fino a quando, con l’unità d’Italia, vennero cacciati e l’abbazia, venduta al marchese Medici, trasformata in villa e fattoria. Nel 1959 fu acquistata dal senatore Gaslini, attuale proprietario.
A Città della Pieve, grazie alla delegazione FAI del Lago Trasimeno, visita in anteprima dei reperti rinvenuti durante lo scavo archeologico della tomba di “Laris Pulfnas”, al Museo Civico-Diocesano di Santa Maria dei Servi . A Doglio (Montecastello di Vibio) domenica 18 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, l’itinerario prevede una passeggiata accompagnata della durata di circa 30 minuti ai seguenti punti di interesse: Viale monumentale della Rimembranza, giro del Castello, porta Fuje, Chiesa di San Salvatore (la visita alla chiesa di san salvatore sarà sospesa dalle 10.45 alle 11.45 per la celebrazione della S. Messa domenicale). La visita è a cura dei volontari Fai di Todi. All’interno del borgo verranno esposti prodotti tipici enogastronomici con possibilità di degustazione e brindisi finale. Domenica 18 alle ore 17.30 esibizione a cappella del coro polifonico del Liceo “Jacopone da Todi” diretto dal Maestro Vittorio Scanu. Sempre domenica 18 dalle 11 alle 15.30, con due turni di visita (per circa un’ora, si consiglia di indossare calzature sportive e abbigliamento comodo), l’Associazione Culturale Sant’Antonio da Padova apre Struginati. La visita sarà l’occasione per scoprire piccoli tesori e testimonianze di un antico passato: una fonte solfurea collegata all’antico vulcano del Monte Peglia, un’urna cineraria di epoca romana e la piccola chiesa dedicata a Maria Santissima Immacolata.
A Lugnano in Teverina, per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, la Delegazione Fai di Terni, Sabato 24 e domenica 25 ottobre dalle 10 alle 17 saranno visitabili l’antiquarium di Lugnano in Teverina e la villa romana di Poggio Gramignano. Presso la locale struttura museale verrà illustrato lo scavo della villa rustica romana di Poggio Gramignano, una grande fattoria risalente al I sec. a.C. sorta in posizione panoramica 5 km a sud ovest di Lugnano: di essa è stata rinvenuta una porzione della pars urbana (settore riservato al padrone), caratterizzata da una grande sala di rappresentanza qualificata da ricche decorazioni parietali e pavimentali, e una porzione della pars rustica e fructuaria (settore riservato agli schiavi e alla lavorazione dei prodotti). Nel V secolo d.C., dopo il collasso di molte strutture della villa, la parte produttiva viene destinata a uso cimiteriale e ospita decine di sepolture di bambini, la cui morte fu causata da un’epidemia di malaria. Sarà visibile una parte significativa dei reperti rinvenuti, esposti presso l’antiquarium; se sarà possibile, al termine dell’illustrazione seguirà la visita allo scavo. L’accesso all’area archeologica avviene attraverso una breve strada sterrata in moderata salita, all’interno dell’area non ancora attrezzata, bisogna muoversi con una certa accortezza. I bambini dovranno essere sorvegliati dai genitori. Si raccomandano calzature comode.
Sempre a Lugnano in Teverina sarà aperto, nei due weekend in programma per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, Palazzo Fargna e Teatro degli Avvaloranti a Lugnano in Teverina . Il Palazzo Laval della Fargna è la residenza pievese di Marietta Piccolomini, celebre soprano fra le muse ispiratrici di Verdi che arrivò a Città della Pieve da Firenze nella seconda metà dell’Ottocento, in sposa a Francesco della Fargna. Il Pallo è l’unico esempio di tardo barocco romano negli edifici civili a Città della Pieve. Di grande interesse il piano nobile, e in particolare l’appartamento della marchesa, del quale saranno visibili alcune stanze con preziosi stucchi sul soffitto e sulle pareti. Sempre a Lugnano in Teverina, ma solo il secondo weekend, dalle 10 alle 17, sarà visitabile il Museo Civico della Grande Guerra 1915 – 1918. L’edificio che ospita il Museo accoglie anche l’Antiquarium, che espone in larga parte materiale di scavo proveniente dalla villa di Poggio Gramignano. Le due visite pur distinte possono esser collegate ed effettuate a seguire.
A Foligno, per la sola domenica 25 ottobre, dalle 14:30 alle 18:00 (orario dell’ultimo ingresso) sarà visitabile la Basilica di Santa Maria Infraportas, monumento più antico e più significativo di Foligno, dove leggenda, tradizione, storia si intrecciano. Costruito in quattro momenti diversi, ed ha subito, nel corso dei secoli, restauri ed adattamenti, vedrà visite a cura di:APPRENDISTI CICERONI SCUOLA MEDIA STATALE “GENTILE DA FOLIGNO” che opereranno in modalità a distanza, video registrato a scuola e proiettato in chiesa ai visitatori. Sabato 17 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, Via del Duomo: la Via degli Artisti di Todi. Visite a cura di Volontari FAI Todi, in via del Duomo, uno dei luoghi più prestigiosi di Todi, appartenente al rione Nidola è oggi la via degli artisti i quali stanno valorizzando gli storici spazi appartenenti alle fondamenta del Duomo e un tempo botteghe artigiane, esponendo opere d’arte, a partire dalle sculture e dai gioelli di Silvia Ranchicchio, seguendo con CollAge, l’esposizione della collezione d’arte contemporanea di Matteo Boetti, le botteghe d’arte di Giorgio Crisafii, Antonio Bonfiglio, Michele Ciribifera, Luca Leandri e quella di fotografia di Mario Santoro. A seguire nella via del Vescovado si incontra lo studio della restauratrice Rossella Artemisia Brunetti.
A Castel Viscardo a Terniper le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria c’è “Tesori nascosti: il tesoro degli Spada”, in programma sabato 24 e domenica 25 ottobre dalle 11 alle 17. Il Tesoro degli Spada è conservato in due armadi incassati nelle pareti dell’abside all’interno della Chiesa dell’Annunziata, voluta dalla famiglia Spada Veralli. Orazio Spada, dal 1672 al 1683, impegnò gran parte dei suoi averi nel restauro del castello e nella costruzione di una chiesa fuori dalle mura del maniero, accessibile a tutta la comunità, in sostituzione della Chiesa di Santa Caterina collocata all’interno del castello. Gli arredi e le reliquie furono donati da Orazio e dai suoi discendenti a ornamento della nuova chiesa: busti reliquiari in legno, ex voto, un importante crocefisso in avorio e paramenti liturgici in preziose stoffe con gli stemmi della famiglia. Interessante la bandiera turca vinta in battaglia nel 1674 da Francesco Alviano Spada, figlio di Orazio, cavaliere dell’Ordine di Malta. Gli oggetti saranno eccezionalmente esposti nella ex Chiesa di Sant’Agostino, in attesa di una loro musealizzazione.
Nei due weekend delle Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, il Fai di Foligno apre la Chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia. Esistente già nel 1115 con il titolo di Pieve di S. Maria, alle dipendenze di S. Eutizio, la chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia è una delle testimonianza più importanti del territorio della Valnerina. I tragici eventi sismici del 2016 hanno portato il crollo di gran parte dell’edificio e alla distruzione del campanile risalente al XVI secolo. Le pareti rimaste in piedi sono state consolidate, e si sta provvedendo a mettere in sicurezza le importanti porzioni di affreschi rimaste che potranno poi essere reintegrate delle parti recuperate. La storia della chiesa di San Salvatore è quella di un’antica pieve, sorta su un tempio pagano, ampliata nel corso dei secoli e pregevolmente arricchita e decorata grazie alle elemosine dei fedeli che si erano tassati per renderla più bella. Nel 1493 fu ceduta dai monaci alla Comunità di Campi, dopo che aveva assunto il titolo di S. Salvatore. La visita al cantiere sarà preceduta da un’introduzione e proiezione di materiali video presso il centro polivalente di campi di norcia Volontari della delegazione FAI di Foligno e della Proloco di Campi di Norcia.
A Terni sabato 17 e domenica 18, sempre dalle 10 alle 17, la delegazione del Fai di Terni per le Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria apre villa Bianchini Riccardi. In caso di pioggia/fango, all’ingresso della villa i Volontari FAI forniranno ai visitatori delle soprascarpe in maniera da non sporcare gli interni. I cani non sono ammessi a partire dal cancello di accesso alla villa. Trattandosi di un bene arredato, si raccomanda ai genitori di sorvegliare i piccoli visitatori. La villa Bianchini Riccardi è la più notevole tra le residenze di Piedimonte. Occupa una posizione elevata, in uno degli angoli più belli della collina. La costruzione si deve ad un aristocratico di Todi, Fausto Galluzzi, che eresse il primo nucleo nel 1640. Passò alla famiglia Canale, che ne fu proprietaria fino al 1851. Notevoli lavori di ampliamento vennero promossi dal cardinale Saverio Canale, a partire dal 1740. Per vincoli matrimoniali la proprietà pervenne alla famiglia Bianchini Riccardi, attuali proprietari. La villa è preceduta da un ampio giardino arricchito da molte specie arboree, tra cui elci, cedri del Libano, querce e palme. Tra gli oggetti d’arte spiccano tele attribuite al Vanvitelli, un ritratto del cardinale e una serie di magnifici quadri raffiguranti i maggiori porti italiani. Di grande suggestione la cappella, che ospita un raro organo con canne in legno. Nell’ala occidentale, un piccolo teatro conserva la suggestiva bordura lignea della volta.
A Gualdo Tadino, sabato 17 e domenica 18 dalle 10 alle 17.30 saranno aperti l’Eremo del Beato Angelo e laghetto dei frati. La Cappella del Beato Angelo sorge sulla riva del Rio Remore presso il Convento dei Frati Minori Cappuccini. Edificata dove era ubicata la grotta nella quale visse e poi morì l’eremita Beato Angelo da Gualdo, fu consacrata nel 1450. Questa Chiesuola è a tutt’oggi un punto di riferimento religioso e di meditazione legato al Patrono della città. La leggenda narra che quando l’eremita morì tutte le campane del contado iniziarono a suonare da sole facendo accorrere il popolo alla grotta; qui il Beato Angelo era inginocchiato in preghiera ma esanime. Il popolo prese il corpo e lo portò all’abbazia di San Benedetto. Durante la traslazione accadde la miracolosa fioritura del biancospino, nonostante le basse temperature; il miracolo si ripete ogni anno da allora ed è ricordato dalla processione del 15 gennaio. Adiacente all’area della chiesetta si apre un piccolo paradiso lacustre, un laghetto artificiale creato dalla costruzione di una diga per arginare le acque del Rio Remore. Le visite sono a cura dei Volontari FAI di Gualdo Tadino, si suggeriscono abbigliamento e calzature adatte alla passeggiata.
Sempre a Gualdo Tadino, sabato 24 e domenica 25 dalle 9 alle 17, Percorrendo i vicoli più suggestivi di Gualdo Tadino, Visite a cura di Volontari FAI di Gualdo Tadino. La passeggiata inizia da Piazza Martiri della Libertà per ammirare la monumentale chiesa di San Francesco, edificio duecentesco che ospita al suo interno numerosi affreschi e mostre pittoriche di alto livello; la cattedrale di San Benedetto che ospita le spoglie del Patrono Beato Angelo da Casale; la torre civica con il Palazzo del Podestà sede del museo dell’immigrazione; la fontana del Sangallo. Dalla Piazza si raggiunge la splendida Rocca Federiciana, fatta ampliare proprio da Federico II nel 1242 insieme alla costruzione della cinta muraria. Da qui si prosegue in Piazza Dante (zona Capezza) uno degli angoli più suggestivi della città, per poi passare difronte al vecchio Opificio Rubboli, ora museo della ceramica dove si possono ammirare gli antichi forni di cottura mufffola. Percorrendo i romantici vicolo del Bacio e Arco del Bacio per ammirare lungo il percorso le “Porte del Morto” decorate con pannelli in ceramica dipinti da artisti Gualdesi.
A Badia Petroia, nei due weekend delle Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria, il Gruppo FAI di Città di Castello in collaborazione con i ragazzi della Pro Loco di Badia Petroia aprono il borgo e l’abbazia di Badia Petroia. I turni di visita si svolgeranno ogni 20 min e ciascun gruppo sarà formato da un max di 15 persone. Nella valle del Nestore, a sud di Città di castello, si erge il pittoresco borgo medievale di Badia Petroia, la cui storia è legata alla presenza dell’abbazia benedettina di Santa Maria e Sant’Egidio attorno alla quale si è sviluppato l’abitato storico. Nel corso dei secoli il complesso abbaziale ha visto susseguirsi ampliamenti, danneggiamenti, ricostruzioni e restauri che gli hanno conferito il suggestivo aspetto attuale. La chiesa fu notevolmente ridotta rispetto alle sue dimensioni originali e oggi ci appare in forme del tutto inconsuete, con ben “due facciate” e una sorta di atrio d’ingresso che si apre verso il cielo, formato dalle navate rimaste in parte prive di copertura. Nelle pareti, tra i conci di pietra, spiccano numerosi elementi di reimpiego tra cui alcuni pregevoli formelle scolpite con animali fantastici. A causa di importanti problemi conservativi l’abbazia di Badia Petroia è stata scelta nel 2020 come “Luogo del Cuore” del Gruppo FAI Città di Castello.
Tesori nascosti: i costumi del Corteo Storico di Orvieto è infine il titolo dell’appuntamento delle in programma in entrambi i weekend di Giornate Fai d’Autunno 2020 in Umbria. Le visite a cura dei volontari FAI e dei volontari dell’Associazione Lea Pacini condurranno i visitatori in una caserma in disarmo che custodisce, però, un’entità viva e vitale della Città: il Corteo Storico della Città di Orvieto vanto di una comunità che si stringe, una volta l’anno, da protagonista o da spettatore, intorno ad un evento miracoloso. 400 cittadini rievocano la propria storia accompagnando, in abiti realizzati da abili artigiani, la processione del Corpus Domini, festa istituita dal Papa ad Orvieto ed estesa a tutto il mondo cattolico. Il luogo custode degli abiti, delle armi, delle bandiere ma al tempo stesso cuore pulsante di tutta l’attività messa in campo da quanti lavorano tutto l’anno affinché nell’unico giorno di celebrazione tutto funzioni al meglio, offre al visitatore emozione, divertimento, curiosità ed ammirazione per la bellezza a tutto tondo. Non solo un percorso attraverso il backstage di una famosa rievocazione storica, ma un viaggio nel sapere artigiano e nella appassionata dedizione di una comunità.
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