Nella parte dedicata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, i consiglieri Stefano Pastorelli e Paola Fioroni (Lega) hanno presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta cosa intende fare “in merito all’attivazione del Parco Terapeutico del Monte Subasio, a sostegno dei pazienti affetti da Sensibilità Chimica Multipla, per fornire loro assistenza e risposte innovative da parte della sanità regionale”.
Illustrando l’atto in Aula Pastorelli ha spiegato che il provvedimento intende spingere l’Esecutivo a “attivare il Parco Terapeutico del Subasio, lasciato inattuato dalla Giunta precedente e che vede coinvolto l’utilizzo congiunto di fondi di Sanità ed Agricoltura, al fine di avviare in tempi rapidi il progetto che si ripropone di avere una valenza innovativa e sperimentale per i servizi alle persone affette da disabilità psichiche e fisiche. Il Parco del Subasio è stato individuato quale luogo ideale per la realizzazione di un progetto pilota che preveda il trattamento di alcune patologie, tra le quali la Sensibilità Chimica Multipla, attraverso determinate forme di cura, come ortoterapia, la giardino terapia, la pet therapy, musicoterapia, aromaterapia, ippoterapia, fisioterapia, con il coinvolgimento di UsI, cooperative sociali e associazionismo. Progetto che potrebbe indurre ad una valorizzazione turistica del Parco grazie alla realizzazione di specifici percorsi benessere, e accrescere le opportunità occupazionali. Inoltre viene offerto un servizio di sollievo per le famiglie”.
La precedente Giunta regionale ha approvato il progetto denominato Parco Terapeutico nel 2012 (…) e a marzo 2019 ha deliberato di aggiornare il progetto del Parco Terapeutico del Monte Subasio. Il documento istruttorio prevede l’ubicazione principale della struttura nella località Torgiovannetto, frazione di Assisi sul monte Subasio, con un Centro diurno leggero. Una località abbastanza isolata, perché questi pazienti non possono recarsi in comuni presidi ospedalieri senza rischiare di aggravare i propri problemi di intolleranza. Sul Monte Subasio esistono, tuttavia, due edifici appartenenti al patrimonio indisponibile della Regione la cui ristrutturazione ha subito dei rallentamenti per motivi attribuibili alla impresa che si era aggiudicata l’appalto e che alla fine del 2017 ha abbandonato i lavori dei cantieri.
Attualmente i lavori sono in fase di ripresa ed a tal uopo i verbali di sopralluogo testimoniavano già l’esigenza di portare a conclusione nel più breve tempo possibile queste due strutture. Esiste anche la possibilità di reinvestire delle economie in arredi e attrezzature. La struttura di Torgiovannetto potrà essere utilizzata nella fascia diurna a beneficio dei malati di SCM. Per la struttura in località Colpernieri, Spello, è previsto un utilizzo come presidio riabilitativo, una Fattoria terapeutica. Ma soltanto il 26 agosto 2019 sono state approvate le varianti al progetto predisposte e lo stanziamento di 395mila euro. Pertanto solo a partire dall’effettiva efficacia di questo atto l’Agenzia Forestale Regionale ha ritenuto opportuno procedere all’esecuzione delle opere residue in amministrazione diretta. Pertanto il Progetto non ha trovato’ effettiva attuazione con la precedente Giunta e che la realizzazione del “Parco Terapeutico” è ancora in corso d’opera”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “La Giunta regionale con deliberazione dl mese di marzo 2019 (Progetto Parco Terapeutico del Monte Subasio) aggiorna il progetto che si sostanzia nell’attivazione di due strutture di proprietà del patrimonio regionale e dispone il rilascio di autorizzazione al Servizio foreste, montagne e sistemi naturalistici per le necessarie varianti varianti di progetto. Le strutture individuate consistono in un centro regionale di riferimento per la cura e la diagnosi della sensibilità chimica, in località Torgiovannetto (Assisi) ed una struttura di carattere riabilitativo residenziale e semiresidenziale per i pazienti cardiopatici, pneumopatici con necessità di trattamenti riabilitativi a Spello. È stato anche previsto il coinvolgimento delle due Aziende sanitarie locali nella gestione futura delle strutture, ciascuna per la propria competenza territoriale. Le Aziende sono state invitate ad elaborare una progettualità rispettosa degli indirizzi indicati. Rispetto ai tempi di attivazione del parco è intendimento della Giunta regionale coinvolgere i commissari delle Aziende territoriali al fine di arrivare ad una progettualità rispettosa dei bisogni delle persone”.
Nella replica, Pastorelli si è dichiarato soddisfatto dalla risposta dell’Assessore perché “porta speranza rispetto alla realizzazione del progetto”.
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