Grande successo per “Ogni Angolo Ogni Pietra – Immaginario poetico-teatrale della Città”, iniziativa ideata e realizzata dal Piccolo Teatro degli Instabili, con il sostegno del Comune di Assisi e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il patrocinio della Regione Umbria e, come sponsor tecnici, Ristorante Bar San Francesco, Grafox, Saco e Diva International.
Un numeroso pubblico entusiasta e partecipe ha visitato la mostra artistica e fotografica di Peter Bartlett e Andrea Cova dal titolo “Frammenti di una psicogeografia di Assisi”, visibile gratuitamente nella sala Ex Pinacoteca in Piazza del Comune e alla Performance a tappe di musica e teatro – sold out per tutte le repliche – curata da Samuele Chiovoloni e Francesco Bolo Rossini con la cantante Francesca Breschi, la danzatrice Lucia Guarino, il “Viaggiatore” Mauro F Cardinali alias “Jack Bruce”, la cantante Chiara Pettirossi, il fisarmonicista Giacomo Tosti e un gruppo di 15 allievi/attori del Piccolo Teatro degli Instabili, con il prezioso apporto del polistrumentista Gianfranco De Franco, dell’ensemble Tetraktis Percussioni e del Quartetto d’archi dell’Orchestra da Camera di Perugia.
Come spiega Fulvia Angeletti, direttrice artistica del Piccolo Teatro degli Instabili, “Con Ogni angolo Ogni Pietra abbiamo scelto di mostrare un’Assisi nascosta, sconosciuta e diversa attraverso tutti i linguaggi dell’arte: fotografia, disegno, collage, performance, teatro, musica e danza. Un tour sentimentale e artistico della città che è stato uno sguardo originale e nuovo che credevamo – e tantissimi commenti e riscontri positivi ci ha confermato che era così – meritasse di vedere la luce, specialmente in un momento come questo. Tutto è cominciato con la bellezza delle risposte ricevute un giorno alla domanda quasi fatta per caso ‘Qual è il vostro luogo del cuore ad Assisi?’. Da una convocazione alla testimonianza via social, poi l’idea di trarre qualcosa di concreto da questa ‘mappa sentimentale’. Abbiamo costruito un archivio di pensieri e testimonianze che, come un seme fruttuoso, sono germogliati in un’opera corale che ha unito la performance all’arte visiva in un’unica voce. Cammineremo ancora insieme e sarà – di nuovo – tutto nuovo”.
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