Un esclusivo viaggio tra le annotazioni sui manoscritti presenti nel Fondo antico comunale presso la Biblioteca del Sacro Convento in Assisi. L’incontro, dal titolo “Sulle tracce dei lettori”, si terrà sabato 26 marzo alle 16 e permetterà di scoprire le variegate tipologie di intervento presenti nei margini o sul testo stesso tra “manine”, censure ed anatemi. Un’interessantissima stratigrafia che molto ci dice sulle pratiche di lettura nel corso dei secoli, e su specifici personaggi o avvenimenti.
“Di fronte a un manoscritto medievale – ha dichiarato il direttore della Biblioteca, fra Carlo Bottero – occorre superare la categoria di ‘libro’, ed applicare piuttosto quello di sistema articolato in cui convivono variegate tipologie di segni espressivi, testuali e non testuali. Una pluralità di atti comunicativi a volte paralleli ma più ma più spesso intersecantesi e coordinati”. In questo primo appuntamento di Sulle tracce dei lettori verranno mostrati e illustrati al pubblico gli esclusivi manoscritti. Presenti tra gli altri fra Carlo Bottero, Cristina Roccaforte e Paolo Capitanucci.
Per partecipare all’evento l’ingresso è libero ma è obbligatoria la prenotazione inviando una mail a: centrodf@gmail.com. Per l’accesso in biblioteca è richiesto green pass rafforzato e uso della mascherina FFp2.
La Biblioteca del Sacro Convento, biblioteca ecclesiastica aperta al pubblico e dipendente dalla Custodia Generale del Sacro Convento dei Frati Minori Conventuali, si è costituita sin dal 1230 come biblioteca funzionale alla comunità francescana residente nella primitiva abitazione che veniva sorgendo a ridosso dell’imponente basilica in cui erano già state collocate le spoglie di S. Francesco. Dal 1971 svolge le funzioni di Biblioteca di istituto
dell'Istituto Teologico di Assisi, aggregato alla Facoltà di Sacra Teologia della Pontificia Università
Lateranense in Roma. La biblioteca del Sacro Convento di Assisi si è costituta sin dal 1230 come biblioteca
funzionale alla comunità francescana residente nella primitiva abitazione che veniva sorgendo a ridosso
dell'imponente basilica in cui erano già state collocate le spoglie di S. Francesco.
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