In attesa della domenica di Pasqua, quest’anno il 31 marzo, sono in corso di svolgimento i riti della Settimana Santa di Pasqua 2024 ad Assisi: dopo che, Giovedì Santo nella cattedrale di San Rufino, è andata in scena la Scavigliazione, ovvero la “Deposizione del Crocefisso”, momento religioso che viene citato in una lauda trecentesca dedicata alla Passione, grande partecipazione, anche alla processione del Venerdì Santo ad Assisi 2024.
Correlato: Pasqua ad Assisi 2024, il programma degli eventi religiosi e laici – Settimana Santa ad Assisi 2024, gli appuntamenti religiosi della Diocesi – Per Pasqua nasce il canale WhatsApp della Basilica di San Francesco e arrivano celebrazioni plurilingue nei giorni del Triduo
Nella mattinata, le confraternite hanno dato vita alla processione del Cristo Morto con il trasferimento dalla Cattedrale di San Rufino alla Basilica di San Francesco, con delle tappe intermedie nei monasteri di clausura. Quest’anno il percorso ha visitato i monasteri della parte superiore della città, passando per via San Paolo, via San Giacomo e arrivo nella Basilica di San Francesco attraverso via Merry Del Val. (Continua dopo la gallery)
FOTO: Mauro Berti ©BNCOM
Nel pomeriggio alle 17 la celebrazione della Passione del Signore, presieduta dal vescovo con la liturgia della Parola, adorazione della croce e comunione all’assemblea. La sera del Venerdì Santo ad Assisi 2024 si è pregato nel corso della storica e suggestiva processione del Cristo morto. Una processione accompagnata da fiaccole, con tutte le confraternite di Assisi e la statua della Madonna delle sette spade accompagnata anche dai penitenti.
FOTO: Mauro Berti ©BNCOM
Il corteo è partito dalla Cattedrale di San Rufino solo con la statua della Madonna Addolorata, per arrivare nella Basilica di San Francesco, da cui la Madonna Addolorata e la statua del Cristo Morto sono poi tornati in Cattedrale. (Continua dopo il video – link diretto)
Nella notte del Venerdì Santo ad Assisi 2024 si è alzato un forte grido di pace. Una scritta impressa sulla facciata del Palazzo Comunale, esattamente sotto le finestre della Sala del Consiglio, il luogo dove vive la democrazia della città, si è accesa subito dopo il passaggio della tradizionale processione. “Cessate il fuoco, pace in tutto il mondo” è il messaggio, l’invito, quasi una supplica a far tacere le armi in tutti quei paesi dove si combattono guerre atroci, dove si consumano massacri che registrano ogni giorno vittime innocenti come donne, uomini, anziani, ragazzi, bambini. (Continua dopo la foto)
“Per dire basta alla follia delle guerre che insanguinano tanti paesi nel mondo – ha spiegato il sindaco Stefania Proietti – la città di Assisi non può e non vuole restare in silenzio. Qui è nato San Francesco, qui ha predicato valori come la pace e la fratellanza, il dialogo e il rispetto, e per onorare i suoi insegnamenti e i suoi messaggi abbiamo pensato, come amministrazione comunale, di esprimere, quasi urlare, il nostro grido contro la guerra. Le immagini e le testimonianze che arrivano dai luoghi come la amata Terra Santa, l’Ucraina, e i troppi territori della ‘’terza guerra mondiale a pezzi’ dove a parlare sono solo le armi, non ci possono lasciare indifferenti”.
Nel pomeriggio di Venerdì Santo il Custode del Sacro Convento di San Francesco fra Marco Moroni, ha voluto lanciare un appello per la pace nel mondo, in particolare in Ucraina e in Terra Santa, in occasione del messaggio di auguri per la Pasqua. Nel contesto storico e sociale in cui i cristiani si stanno preparando a celebrare la festa più importante dell’anno, risuonano le parole con cui Gesù Risorto si presenta ai discepoli mostrando le ferite, “Pace a voi”, la stessa pace che san Francesco, su ispirazione di Cristo, augurava a tutti “seminando” il perdono. Ancora oggi, a ottocento anni dall’impressione delle stimmate di Cristo nella sua carne, Francesco continua ad essere un modello, un ispiratore e una guida per ogni uomo e donna operatori di pace.
«È ora che ognuno – sottolinea fra Marco nel videomessaggio –, da una parte o dall’altra, in ogni conflitto che ancora insanguina il mondo, compia il gesto più onorevole, coraggioso e audace: fermarsi. Perché siamo, grazie alle piaghe del Risorto, un’unica famiglia, fratelli e sorelle».
Infine, nella giornata di sabato pomeriggio si è tenuto anche il tradizionale rito della benedizione del cibo pasquale. Questa sera sarà la volta della veglia, e poi delle tante celebrazioni di domani, 31 marzo. (Assisi News anche anche un supplemento dedicato agli eventi, www.assisieventi.it)
FOTO: Mauro Berti ©BNCOM
© Riproduzione riservata