Anche le associazioni venatorie del territorio che si sono sempre pronunciate a favore del mantenimento della ZRC (zona di ripopolamento e cattura) di San Gregorio “non comprendendo le ragioni del diniego all’ampliamento e addirittura della sorprendente revoca dell’area esistente”, hanno chiesto alla Regione dell’Umbria “gli atti di tale provvedimento”. Lo scrivono in una nota Anuu Migratoristi Italiani, Enal Caccia di Rivotorto, Federcaccia di Assisi e Federcaccia di Petrignano e Libera Caccia, dopo la manifestazione di alcuni cittadini domenica scorsa.
“Abbiamo dato la nostra disponibilità per la gestione della stessa, avanzando anche una richiesta di estensione della superficie debitamente correlata dalla prevista documentazione”, spiegano le associazioni venatorie, “e siamo in attesa che ci venga inviata la documentazione richiesta per valutare quali iniziative intraprendere senza escluderne nessuna. La nostra speranza è che la Regione torni sui suoi passi revocando tale determinazione, siamo anche disponibili a confrontarci per valutare la possibilità e l’opportunità di una diversa perimetrazione della ZRC o in subordine l’istituzione di un altro istituto di protezione che consenta di salvaguardare un ceppo ormai pluridecennale autoriproducentesi di selvaggina nobile stanziale. Tale soluzione – conclude la ota – consentirebbe di prendere in considerazione le richieste del comitato e dei residenti con i quali le nostre associazioni non vogliono andare allo scontro ma dialogare in maniera costruttiva nel rispetto dei diritti di tutti i soggetti interessati”.
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