Dopo la nota di F.A. Spa che segue l’ordinanza comunale, arriva la replica del Comitato di Via Protomartiri Francescani che “rimanda le valutazioni dei dati dei monitoraggi previsti dal Protocollo d’intesa, a quando saranno concluse tali attività ed i risultati potranno essere analizzati da professionisti competenti. Tuttavia osserva, anche nei dati fino ad oggi resi noti, relativi al solo periodo settembre 2020 gennaio 2021, presenza di sostanze nocive alla salute e sforamenti dei limiti ammessi”.
“Gli ‘occasionali momenti di superamento della soglia olfattiva’, come definiti nella nota della F.A. SpA, che meno tecnicamente sono puzze asfissianti, in realtà si verificano anche tutti i giorni e più volte al giorno, come dalle numerose segnalazioni fatte all’Asl e al Sindaco: oggi 3 settembre c’è una puzza da vomito, che si ferma in gola e provoca tosse e difficoltà nella respirazione. Appare quantomeno ‘strano’ che la fonderia, nella sua nota, non faccia riferimento ai rilevamenti della USL Umbria in cui – secondo il Comitato di Via Protomartiri Francescani – si afferma di ‘una sicura compromissione del benessere della popolazione’ mentre evidenzi solo i rilevamenti parziali dell’ARPA quando poi sugli organi di stampa si è letto che la stessa ARPA riceve contributi anche dalle aziende che sono poi oggetto di controllo”.
“Come scritto nell’ ordinanza del Sindaco del 27 agosto 2021 è compromesso il benessere della popolazione, perché, aggiungiamo, l’aria da respirare nell’area delle Fonderie è violentata e usurpata dalle loro emissioni. È bene sapere che tutti cittadini possono segnalare la presenza di cattivi odori, polveri, fumi, rumori ecc. al Sindaco, all’ Asl, all’Arpa oppure anche chiamando il 112. Basta con la contrapposizione tra il diritto alla salute e benessere dei cittadini e il lavoro e lavoratori! Non è sufficiente – la domanda del Comitato di Via Protomartiri Francescani – quanto sta accadendo a Taranto??!!”
“Oggi è arrivato a 1.000 il conteggio dei lavoratori diretti e indiretti! Ma i dipendenti diretti sono inferiori a 200, come precisato più volte dall’azienda e l’indotto, non meglio specificato, risentirà ancora per lungo tempo degli effetti del concordato preventivo. Non è accettabile parlare ancora di azienda green economy – secondo il Comitato di Via Protomartiri Francescani – quando la stessa è stata classificata come insalubre di prima classe e dove le abitazioni del circondario sono invase da polveri nere, cattivi odori, rumori e tremolii: l’azienda è nata quando già nelle vicinanze c’erano molte abitazioni e quindi oggi, anche con l’aumentato livello dei disagi, la stessa va delocalizzata al più presto. Il Comitato invita nuovamente l’azienda ad impegnarsi per la delocalizzazione, come la stessa aveva anticipato in precedenza, focalizzando le proprie attenzioni alle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
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