Dal 21 al 29 Luglio, Assisi verrà colorata dalla presenza di importanti artisti protagonisti di Universo Assisi 2018: eventi, concerti, dibattiti, mostre e performance, sotto la direzione artistica di Joseph Grima. Ma chi è Joseph Grima? E cosa fa? A rispondere a questa domanda è Simone Menichelli, in un intervento di su Oicos Riflessioni di cui pubblichiamo alcuni stralci.
Joseph Grima è nato ad Avignone il 24 febbraio 1977, da genitori inglesi con origini maltesi, nonna italiana; ha vissuto a lungo ad Assisi, prima di trasferirsi a Londra e laurearsi in architettura. Vero globetrotter, ha comunque sempre mantenuto vivo il legame con il nostro paese. È Architetto, curatore e saggista. È stato il più giovane direttore di Domus (dal 2011 al 2013), la rivista italiana più importante d’Architettura. Dal 2017 è Direttore creativo della Eindhoven Design Academy, una delle più prestigiose scuole di design del pianeta. Nel 2014 Joseph Grima è stato nominato Direttore artistico di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. È fondatore e partner dello studio Space Caviar, con sede a Genova, che si occupa di architettura e ricerca indagando le relazioni tra design, tecnologia, teoria critica e spazio pubblico. Lo studio si occupa di costruzioni, pubblicazioni, esposizioni e film, presentati presso istituzioni internazionali, fra cui la Biennale di Architettura di Venezia, il Vitra Design Museum, il Victoria & Albert Museum, il Metropolitan Museum of Art e il Barbican Centre.
Dal 2014 al 2017 Joseph Grima è stato Direttore di IdeasCity, programma itinerante di conferenze e residenze organizzate dal New Museum of Contemporary Art di New York. Nel 2014 è stato nominato co-curatore della prima edizione della Chicago Architecture Biennial, la più grande esposizione di architettura contemporanea nella storia del Nord America. Nel 2012 è stato condirettore della prima edizione della Istanbul Design Biennial. È stato Direttore della Storefront for Art and Architecture, galleria indipendente di New York. Ha curato diverse biennali ed esposizioni in Europa, Stati Uniti e Asia. Ha insegnato e tenuto seminari in numerose università in Europa, Asia e America, fra cui lo Strelka Institute of Media, Architecture and Design di Mosca, sotto la direzione di Rem Koolhaas. È stato membro di giurie internazionali, fra cui, nel 2010, la giuria della Biennale di Architettura di Venezia, diretta da Kazuyo Sejima. Recentemente è stato nominato curatore per il settore Design, moda e artigianato della Triennale di Milano 2018.
“Insomma architetto, curatore, scrittore, ricercatore, editore, a soli 40 anni è un punto di riferimento del design internazionale. Per Joseph Grima – scrive Menichelli – ciascuna attività è espressione di Architettura. Porre le basi per la Biennale di Chicago, sviluppare un programma culturale per Matera 2019, riconsiderare il valore e la qualità degli spazi interni: ognuna di questa esperienze costituisce una piattaforma per la produzione e la creazione, ognuna è la testimonianza concreta del potenziale di questa disciplina. Nella progettazione e nell’analisi parte dalla consapevolezza che l’Architettura non è sinonimo di produzione di un involucro rigido, solido e destinato a specifiche funzioni. Dalla scala urbana a quella domestica, crede nel continuo interrogarsi su come l’architettura possa mettersi a servizio delle esigenze del contesto di riferimento, oltre i limiti, le certezze precostituite. Secondo l’Architetto, l’atteggiamento cui dovremmo tendere è quello di “essere progettisti dell’architettura stessa.” Ma Grima non ritiene che sia sempre è così, in quanto sostiene che in Italia la materia vive una crisi senza precedenti storici: le università sfornano architetti con scarsissime speranze di trovare un impiego, un’assoluta follia, e la disciplina, così come viene insegnata, sembra corrispondere a un altro contesto storico, risultando spesso obsoleta. Crede quindi che tutti dovremmo fare un passo indietro, riconsiderarne il ruolo nel mutato ambiente sociale, economico e politico, lasciando alle spalle certe convenzioni e tutto quanto la società pensa di sapere sulla figura dell’architetto”.
Arcipelago Ocno
Tra i lavori più noti di Joseph Grima – ricorda ancora Menichelli – c’è l’installazione progettata a Mantova, sul Lago Inferiore, per la Capitale Italiana della Cultura 2016, attualmente in trasformazione da struttura temporanea a permanente. Un “paesaggio fluttuante”, collocato di fronte al Castello di San Giorgio, capace di relazionarsi con il patrimonio storico della città. L’arcipelago animato di musica, teatro e performance artistiche, aperte gratuitamente al pubblico, che esplora la ricca storia della relazione di Mantova con l’acqua, elemento centrale della sua forma urbana da quasi un millennio. L’Arcipelago Ocno ricuce idealmente le rive del lago offrendo un punto di vista della città nuovo, che finalmente oltrepassa i suoi confini valorizzando il rapporto già fortissimo che la città ha con l’acqua. Il lago diventa così uno dei palcoscenici di Mantova Capitale Italiana della Cultura, sottolineandone il profilo.Il progetto, nella forma delle sue bianche isole galleggianti, si ispira anche alle configurazioni dei fiori di loto, la Nelumbium nucifera, presenza importante nell’equilibrio lacustre che forma vere e proprie isole verdi in mezzo ai laghi con una fioritura incantevole nei mesi di luglio e agosto. Possiamo paragonare la città ad uno spartito musicale: come le note in uno spartito, gli edifici compongono la città. Se si cambiassero le note in uno spartito avremmo tutt’altra melodia e questo vale anche per la città. Ma l’obiettivo di Joseph Grima non è questo: il suo obiettivo è quello di mettere in risalto un luogo, non modificarlo. Come? Con l’Arte e l’Architettura ovviamente”.
Gli incontri con Joseph Grima in programma ad UniversoAssisi
24 Luglio ore 11,30 Lezione: Sull’Architettura, Design, Arte; evento riservato agli studenti dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia
24 Luglio ore 21,30, Conversazione sul futuro rosso Bjarke Ingels e Joseph Grima in Dialogo sui futuri mondi possibili. Piazza del Comune, Tempio della Minerva, Assisi Ingresso libero
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