Dopo la presentazione del marchio ‘Assisi amica degli animali’ con cui la città vuole diventare un luogo pet-friendly, riceviamo e pubblichiamo da Lucio Pallaracci, uno dei creatori e coordinatori del gruppo Sei di Assisi se…
“Leggo con piacere che è stato presentato il marchio ‘Assisi amica degli animali’ nell’ambito della tavola rotonda al Palazzetto del Capitano del Perdono di Santa Maria degli Angeli. Sicuramente – scrive Lucio Pallaracci – un passo importante ,un inizio per occuparsi seriamente dei problemi e di rimettere mano a tutta una serie di situazioni che riguardano i nostri amici (… per lo più) quadrupedi . La gran parte degli… attuali denari pubblici dedicata agli animali da affezione è assorbita oggi nella gestione dei canili rifugio, strutture indispensabili per il modello attuale ma oggettivamente fallimentari rispetto sia all’obiettivo di benessere degli animali che di contenimento dei costi a carico dell’amministrazione comunale”.
“Si può incominciare a pensare – aggiunge Lucio Pallaracci – a una serie di incentivi per chi adotta un animale del rifugio ( con un alto costo di mantenimento per la comunità) come la sterilizzazione, le vaccinazioni e le visite obbligatorie espletate gratuitamente tramite la USL e magari un contributo una tantum per ogni adozione. La Città di Assisi è evidentemente priva di spazi verdi destinati agli animali: niente prati, niente attrezzature, niente fontane pubbliche dedicate, niente aree di sgambatura. Un luogo interessante nel capoluogo può essere il Parco Regina Margherita (ovvero il Pincio) adeguatamente recuperato anche per questo scopo ma ancora non si è deciso cosa questo splendido e per la Città fondamentale Parco ‘farà da grande’. Interessante anche il grande piazzale della Rocca Maggiore raggiungile attraverso una bella e panoramica passeggiata: altro luogo da recuperare e da impiegare in maniera migliore anche per questi scopi”.
Per Lucio Pallaracci, inoltre, “C’è da contrastare anche il fenomeno in forte crescita in questi anni di avvelenamento, anche in contesto urbano o limitrofo: vengono impiegati rodenticidi, lumachicidi e fitofarmaci, per citare metodi più utilizzati, e non mancano le atrocità più assurde come le cosiddette spugne fritte e via di questo passo. Infine ricordiamo come in Italia ci sono circa 7.000.000 di animali iscritti all’anagrafe canina , su un totale stimato di circa 18.000.000 cani presenti sul territorio: sicuramente facilitare a loro ed ai proprietari il passaggio e la permanenza in Città può creare una immagine positiva, un buon veicolo di promozione turistica ed uno stimolo a fermarsi e ritornare nuovamente in questo luogo”.
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