Dopo l’intervento dell’assessore Simone Pettirossi sulla necessità, per il Partito Democratico, di prendersi una pausa di riflessione alla luce della maxi inchiesta sulla sanità, arriva l’intervento di Roberto Pierotti dell’E.N.A.C (Ente Nazionale Attività Culturali) Assisi.
“Prendersi una ‘pausa di riflessione’, diceva Mark Twain: ‘Ogni volta che ci si trova dalla parte della maggioranza, è il momento di cambiare (o di prendersi una pausa per riflettere)’, per Confucio invece: ‘Studiare senza riflettere è inutile, riflettere senza studiare è pericoloso’. Le ‘pause di riflessione’ a seconda di come le si interpretano possono essere utili, inutili o addirittura pericolose, per quanto mi riguarda, soprattutto in ambito politico, tendo a prediligere ‘inutili’”, scrive Roberto Pierotti.
“‘Inutili’ soprattutto se riferite alle indagini della Procura di Perugia e agli arresti degli esponenti del Partito Democratico Umbro e di alcuni Dirigenti dell’Azienda Ospedaliera, ‘inutili’ perché NESSUNO – sostiene Pierotti – in maniera particolare chi frequenta a vario titolo le istituzioni Pubbliche, poteva NON SAPERE del clientelismo e del malaffare che permea da decenni dette Istituzioni. ‘Inutili’ perché riflettere ora senza avere fatto nulla per provare ad arginare tali “becere consuetudini” suona come una presa in giro alle orecchie dei Cittadini onesti e dei tanti ragazzi e ragazze che in questi anni si sono affacciati alla vita e allo studio, fiduciosi e speranzosi nonostante le molteplici porte sbattute in faccia, ragazzi che nella migliore delle ipotesi sono stati obbligati ad anni ed anni di nomadismo in giro per l’Italia o che peggio ancora hanno definitivamente abbandonato il Nostro Paese”.
“Badate bene – scrive Roberto Pierotti – non credo si tratti di una questione legata ad un solo colore politico, ma di “consuetudini” dovute alla mancanza di una seria e trasparente alternanza Politica, le stesse persone per troppi anni negli stessi posti di potere generano infatti pericolose degenerazioni. Non è quindi il momento di “riflettere” ma di RESETTARE e passare oltre, passare ad una seria politica dell’alternanza, premiare i meriti anche in Politica e soprattutto estromettere una volta per tutte, stavolta con i FATTI, la politica con la “p” minuscola dalle Aziende Ospedaliere. Trasparenza, Professionalità ed Efficienza entrino a pieno titolo nelle nostre Istituzioni e soprattutto – conclude – chi DELINQUE esca per sempre da esse”.
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