Ipotizzata come possibile candidato del patto civico Pd-M5s, Francesca Di Maolo dovrebbe a ore fornire una risposta o smentire la sua possibile discesa in campo. Ma c’è già chi si porta avanti, con un attacco preventivo. E così, dopo avere chiesto ieri le dimissioni del sindaco Stefania Proietti (indicata ieri mattina come candidata 5 Stelle, poi con parziale ritrattazione), Stefano Pastorelli denuncia il “netto conflitto di interessi” della Di Maolo, alla quale chiede un passo indietro dalla presidenza del Serafico. Di seguito la lettera del coordinatore della Lega Assisi.
“Faccio un in bocca al lupo a Francesca Di Maolo per questa sua candidatura – scrive Stefano Pastorelli – però visto che l’Istituto Serafico di Assisi di cui lei è presidente da 6 anni riceve contributi dalla Regione Umbria, immaginiamo che prenderà la decisione di dimettersi immediatamente da presidente per evitare un enorme, anzi gigantesco, conflitto di interessi. Ci auguriamo altresì che il vescovo nomini in sua vece una personalità di alto profilo che segni una netta discontinuità rispetto all’attuale vertice del Serafico, onde fugare ogni dubbio circa la commistione tra Chiesa e Stato”.
“Riteniamo inoltre che il vescovo – scrive Stefano Pastorelli – dovrebbe non solo segnare una discontinuità nella presidenza del Serafico, ma dovrebbe farlo cambiando in sua vece tutto il consiglio di amministrazione. Siamo sicuri che il M5s non avrà problemi a sostenere questo mio appello in quanto a parole sono sempre stati molto vicini ai temi riguardanti il conflitto di interessi. Se tutto ciò non dovesse avvenire saremmo di fronte all’ennesima farsa e come candidato della Lega sono pronto a trincerarmi in una battaglia politica senza esclusione di colpi”.
Pochi minuti dopo la replica del consigliere Fabrizio Leggio su Facebook: “Stefano Pastorelli che ci chiama in causa in questo intervento, nemmeno sa che la carica di Presidente della Regione sarebbe incompatibile con quella di Presidente del Serafico e quindi, eventualmente la Di Maolo fosse candidata, dovrebbe inevitabilmente dimettersi. Ma chi stiamo mandando ad amministrare i complessi problemi della nostra martoriata regione ?”
© Riproduzione riservata

