Un tunnel verso il centro di Assisi, lungo 260 metri, “un modesto traforo dai benefici immensi”. Mario Bellini lancia un appello, perché “I tempi sono maturi”. Di seguito la sua lettera
“Ero appena adolescente (ere geologiche fa) quando per la prima volta sentii parlare di un tunnel che avrebbe dovuto collegare la zona della circonvallazione nord (ex cava Gorietti e/o limitrofe) con il centro della città. Se ben ricordo, l’idea fu attribuita a Maceo Angeli, al tempo credo, consigliere comunale e noto poliedrico artista assisano. Dopo di allora a scadenze più o meno regolari, questa proposta si ripresenta, vuoi per sopraggiunte esigenze di viabilità, vuoi per dare quel minimo di modernizzazione che oramai anche i piccoli centri come il nostro si stanno dando. Vedi in primis Perugia seguita da Spoleto, Todi, Gubbio, Orvieto ecc.
Credo che i tempi siano maturi per realizzare questo tunnel verso il centro di Assisi che sarebbe contenuto nel costo e soprattutto ad impatto ambientale zero (0). Prima di illustrare questa mia “petizione” voglio rendere noto ai miei concittadini che la lunghezza dell’eventuale tunnel è di solo 260 metri, un modesto traforo che recherebbe immensi benefici e nuove prospettive alla città. L’ostacolo più grande che si sono trovati difronte i miei predecessori non è stato quello di individuare l’ingresso, (ex cave) quanto l’uscita al centro della città.
Questa è l’idea per il tunnel verso il centro di Assisi: situare l’uscita a livello del piano di calpestio del Foro Romano o meglio ancora della Sala delle Volte, così da rimanere completamente invisibile. Ma non è tutto. A completamento vedrei fondamentale la realizzazione, a circa metà percorso della galleria, di un ascensore che arrivi sul piazzale antistante la Rocca. Turisti e cittadini si troverebbero in breve spettatori di uno dei più emozionanti e incantevoli panorami. La città usufruirebbe di uno spazio che fino ad ora è stato difficilmente gestibile per la sua difficoltà di accesso. Si verrebbe a realizzare finalmente l’idea di quel turismo ‘a pioggia’ che da sempre cittadini e soprattutto commercianti chiedono ai nostri amministratori”.
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