Il consigliere Antonio Lunghi, a nome di Uniti per Assisi, interviene sulla querelle della commissione urbanistica che da giorni sta animando il dibattito assisano. “Il problema non è chi deve fare il Presidente della Commissione Edilizia ma che cosa si sta facendo per continuare il lavoro di approfondimento scaturito dall’approvazione del Piano Regolatore parte Operativa. Praticamente zero”, la nota dell’ex sindaco ff e consigliere di Uniti per Assisi
“Già nel 2018 avevamo sottolineato la fine di un dibattito serio sull’assetto del territorio nel nostro Comune. Il 23 marzo 2016 è stato approvato il Piano Regolatore Generale N. 1 parte operativa uno degli ultimi atti della Consiliatura 2011-2016. In quella occasione è stato sottolineato che la dicitura «approvazione Prg piano operativo n. 1», secondo quanto chiede la norma, è sbagliata infatti quello approvato è stato il Piano numero zero, in quanto il vero piano numero uno , cioè il cosiddetto piano del Sindaco,doveva essere definito all’inizio della nuova Consiliatura a partire dagli obbiettivi di chi avrebbe vinto le Elezioni”.
“Il Sindaco, all’inizio della Consiliatura, ha espresso nel Programma di Mandato 2016-2021 alcune considerazioni urbanistiche importanti, quella ad esempio del “consumo zero al 2026” attraverso “promozione di complesso ed organico riassetto urbano del territorio, incentivando la rigenerazione urbana attraverso regimi fiscali di vantaggio”…(citazione programma di mandato). Sono trascorsi tre anni – sottolinea Antonio Lunghi – ma il dibattito e soprattutto gli elaborati e le proposte tecniche per continuare il grande lavoro che è stato fatto nella predisposizione del Piano potessero avere dei riscontri positivi”.
“Gli unici atti approvati in C.C. riguardano la variazione della composizione della Commissione Comunale per la qualità architettonica, e l’approvazione del Piano di classificazione acustica del Territorio Comunale.
Non è stato approvato il Nuovo Regolamento edilizio, il Nuovo Piano dell’arredo Urbano e via dicendo. Quando l’arch. Italo Rota ha avuto la responsabilità della Urbanistica del Comune confidavamo in un salto di qualità soprattutto ascoltando le sue dichiarazioni in Consiglio Comunale, con idee che personalmente abbiamo condiviso; ma è stata una breve e infelice parentesi”, il rammarico di Lunghi.
“L’Urbanistica è stata per tanti decenni l’argomento più rilevante di discussione dell’Assemblea Comunale. Tutto questo era mosso dalla passione che molti Amministratori e Consiglieri Comunali avevano per lo sviluppo delle proprie frazioni del proprio territorio. Inoltre Assisi è stata protagonista nella stagione importantissima del dibattito sviluppatosi in Italia Intorno alla salvaguardia dei Centri Minori e del territorio extra urbano. Il Piano Astengo ma anche dagli altri Piani che si sono succeduti compreso l’ultimo redatto dall’Arch. Paolo Ghirelli sono stati punti di riferimento nel dibattito urbanistico di questi anni”, ricorda Antonio Lunghi.
“Non occorre rifare un nuovo Piano o modificare quello che abbiamo, occorre predisporre Piani Operativi stralcio che permettano di riprogettare le nostre piccole ma importanti cittadine in modo da almeno sognare un futuro migliore. Rendere le nostre frazioni più accoglienti, più alla portata di quelli che hanno difficoltà, di favorire chi vuole investire credo che sia una delle prime responsabilità di un amministratore pubblico. In Consiglio Comunale abbiamo ribadito la necessità di realizzare una Piazza nella Frazione di Viole ma per fare questo ci vuole un Progetto di riassetto urbano: ci vuole una cultura e progettazione urbanistica da cui non si può prescindere”.
“Non possiamo parlare solo di eventi, anche se, haimè, il vecchio motto romano oggi riscuote grande successo in politica. Se andate a vedere a pagina 123 del DUP recentemente approvato in Consiglio Comunale: Missione 8 vi rendete conto che i proclami del Programma di Mandato siano concretizzati in insignificanti strategie operative. Noi di Uniti per Assisi – conclude Antonio Lunghi – non abbiamo preconcette chiusure mentali nei confronti di questa maggioranza: la giudichiamo dai fatti che sono “atti amministrativi” che produce e non dalle “chiacchiere” dove ritengo sia fortissima. Luigi Bastianini – l’appello finale – se vuoi essere degno erede degli Amministratori Socialisti di Assisi non interessarti della Commissione Edilizia ma affronta seriamente lo “stato dell’Urbanistica” oggi”.
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