“Come si può strizzare l’occhio ai no vax? Se lo chiede Assisi Civica che sostiene Stefania Proietti nella partita amministrativa del 3 e 4 di Ottobre e che segnerà – affermano dalla lista assisana – “differenti visioni di carattere generale che ci riguardano da vicino. Da una parte un’area politica ben definita che continua a fiancheggiare i negazionisti del virus”.
Vorremmo ricordare che la città di San Francesco ha pagato un prezzo altissimo. Dall’altra ci siamo noi, che ci riconosciamo sempre di più nelle parole di Matteo Bassetti, primario all’ospedale San Martino di Genova del reparto di malattie infettive. Matteo Bassetti quando allude anche alle responsabilità della politica, vedi Lega e compagnia varia, nel far crescere i no vax ci trova sulla stessa linea di pensiero. Ed è proprio la Lega con i suoi parlamentari, spesso supportati dai mass media, che continuamente mettono in dubbio i progressi della comunità scientifica ed è evidente che lo fanno per un mero tornaconto politico giocato sulla pelle di persone attraverso messaggi e allusioni propagandate ad arte”.
“Noi pensiamo – continua la nota di Assisi Civica – che Assisi non meriti tutto questo, anche perché l’amministrazione comunale assieme alle autorità sanitarie e con tutte le forze positive della città si è mossa con celerità per preparare le condizioni ideali finalizzate a gettare le basi per avviare la campagna di vaccinazione nel nostro comune: i risultati sono sotto gli occhi di tutti!”. “Assisi Civica – conclude la nota – si sta preparando per questi ultimi giorni di campagna elettorale; nel quartier generale si respira aria di ottimismo consapevoli che siamo riusciti ad esprimere una lista di persone qualificate che vivono appieno il territorio, che dal territorio prendono le migliori idee positive solo per l’interesse esclusivo della città di San Francesco”.
Una presa di posizione quindi netta e decisa da parte della lista Assisi Civica in risposta anche alle “gazzarre” che imperversano sui social e che sarebbero ascrivibili, secondo i rossoblù della lista, ad una parte dello schieramento di destra che sembra fermo sempre più su posizioni radicali.
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