Assisi degradata sempre più, e se ne accorgono non solo i residenti, ma anche i pellegrini che la visitano di frequente. È la denuncia dei consiglieri di minoranza Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini, che segnalano come “il territorio in quest’ultimi anni sta lentamente degradando”.
È dunque un’Assisi degradata per “l’abbandono di rifiuti fuori dai cassonetti o ai lati delle strade (sinonimo della maleducazione di alcuni cittadini, ma anche dell’inerzia dell’amministrazione che non interviene), la vegetazione che infesta i marciapiedi, le buche sull’asfalto, i parcheggiatori abusivi, e “il non invidiabile primato di non aver provveduto a potare neppure i rami degli alberi lungo strade e giardini: sporcizia, aghi di pino e foglie di tigli che, oltre a chiudere i tombini, rimangono a lungo sulle strade principali che collegano alberghi al centro storico di S. Maria degli Angeli, pulite solo una volta a settimana.
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“I parcheggiatori abusivi ormai la fanno da padroni e ‘accolgono’ i turisti con le loro richieste ingiustificate. Di questo non siamo contenti nemmeno noi residenti. Spesso ci si interroga – scrivono i consiglieri di minoranza –
sui motivi per cui i turisti non si fermino più a lungo nel nostro comune. C’è da credere che molti visitatori stranieri e italiani, abituati ad altri standard di decoro, non abbiano piacere a soggiornare in un territorio degradato e poco attraente. Tutti sanno che la pulizia e l’ordine sono il biglietto da visita delle località turistiche! Erbacce, bottiglie, cordoli dei marciapiedi divelti, segnaletica orizzontale scolorita ed a tratti inesistente non sono certamente tali”.
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Ma è Assisi degradata anche per quanto riguarda “le zone industriali, completamente abbandonate a erbacce e detriti di ogni tipo, popolate da ratti e serpi. Ovunque bottiglie di plastica e di vetro abbandonate. Sembra passato un secolo da quando il nostro territorio era un modello di ordine e pulizia. Insomma urgono una maggiore attenzione alla pulizia e al decoro e un’immediata manutenzione generale. La popolazione deve reagire a questa situazione tutt’altro che ineluttabile. Soprattutto non dobbiamo abituarci al degrado. Ne va non solo della dignità dei residenti, ma anche della possibilità di garantire ai turisti un territorio confortevole. Ci rendiamo conto che di fronte alle mirabolanti teorie della sindaca, impegnata “a cambiare il mondo partendo da Assisi” (parole sue!), queste sono soltanto quisquilie. E poi – conclude la nota – i vari geni forestieri importati nella nostra giunta non possono certo occuparsi di spazzatura e marciapiedi: un vero peccato, perché a noi e ai cittadini interessano anche (o forse soprattutto) queste cose”.
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