“Con il provvedimento in materia di soggiorno turistico, appena approvato dalla massima assise comunale, la città di Assisi si dota di un nuovo strumento economico che di sicuro potrà contribuire a realizzare pienamente la grande vocazione turistica di Assisi”. Lo sostiene Assisi Domani (i consiglieri Giuseppe Cardinali, Carlo Migliosi e Paolo Sdringola), che ora chiede di lavorare “sul brand Assisi tutto l’anno, per migliorare i servizi di accoglienza e sicuramente tantissimo sulla promo-commercializzazione. Dobbiamo destagionalizzare la domanda, consolidando i flussi turistici esistenti ma, soprattutto, attraendone dei nuovi, avendo ben presenti i ‘turismi’ che possono essere interessati al nostro territorio”-
Secondo Assisi Domani, “per proporsi e per vendere occorre essere attrattivi ed attraenti proprio perché si è alzato il livello di competitività ma anche il livello dell’aspettativa del servizio turistico. Quindi, è importante che tutti gli attori interessati – pubblici, istituzionali e privati – facciano la loro parte senza antagonismi ma facendo rete per il bene comune. Nonostante il turismo sia, da sempre, una grande opportunità per l’intero nostro territorio, sui suoi capitoli gli investimenti sono sempre stati irrisori e irrilevanti. Soltanto nell’anno corrente questa amministrazione, pur senza imposta di soggiorno, ha avuto il coraggio di destinare importanti risorse del bilancio comunale, ma sarebbe inopportuno ripetere quel sacrificio negli anni successivi con le sole risorse interne”.
Da qui la decisione di introdurre la tassa di soggiorno, che Assisi Domani anticipa sarà “trasparente, e vedrà nei capitoli di bilancio una voce di entrata e voci di uscita ben identificate e legate tra loro. Molte le voci ascoltate nella fase di presentazione del regolamento agli operatori del settore, chi ha voluto ha inviato suggerimenti o richieste di variazioni che, per quanto legittimamente possibile, hanno trovato concretezza nel regolamento approvato. Altre, come quella di procrastinare al 2019 l’attivazione dell’imposta, non ha potuto trovare accoglimento, sia per via dei balzelli legislativi di apertura, chiusura e riapertura della possibilità per i Comuni di introdurre tale imposta e sia per l’urgente improcrastinabilità di atti incisivi per il rilancio del comparto turistico, in forte sofferenza dopo i noti eventi legati ai danni indiretti del sisma del centro Italia”.
“La città di Assisi non può permettersi ulteriori ritardi”, aggiungono ancora i consiglieri di Assisi Domani, sottolineando che “quella appena approvata è una imposta che non graverà assolutamente sui cittadini e tantomeno sulle imprese del comparto; il contributo richiesto (per la “prima tre notti” di pernottamento), di un euro o poco più, è diretto invece ai turisti. Da una prima stima il gettito dovrebbe ammontare a poco più di un milione di euro; si tratta di importi di rilievo, che sin d’ora il Consiglio comunale si è impegnato a destinare ad attività coerenti con il comparto turistico, e soprattutto richiedendo la partecipazione, nelle scelte relative alle destinazioni d ́uso, degli attori principali del comparto stesso, delle parti sindacali rappresentative e degli altri soggetti previsti dalla normativa turistica regionale”.
Di qui la bocciatura della proposta di parte dei consiglieri del centrodestra (destinare parte dell’imposta a riduzione delle altre imposte comunali gravanti sui cittadini), definita “un’illusione demagogica e populista in quanto non consentita per espressa disposizione della normativa applicabile e, in particolare, dell’art. del D.Lgs. 23/2011”, senza dimenticare che che il guadagno per cittadino sarebbe di appena 7 euro a testa. “La vocazione di Assisi, oltre alla reale dotazione di un patrimonio culturale di inestimabile valore, hanno bisogno di sostegno, di strumenti in grado di supportare questa meravigliosa città nello sviluppo del comparto turistico e con esso di tutto il tessuto economico. Il provvedimento approvato – conclude Assisi Domani impegna tutti quanti ad ulteriore sforzo per la realizzazione di servizi che garantiscano un’offerta turistica di sempre maggiore qualità. Con l’imposta di soggiorno, non stiamo penalizzando il territorio, ma, al contrario, è l’unico modo per valorizzarlo come merita”.
Il consigliere Cardinali, in solitaria, ricorda inoltre che “Nel consiglio del 28 settembre è stato approvato il bilancio consolidato di gruppo con tutti i pareri favorevoli di commissioni ed organi di revisione, come per legge.
Per la prima volta, con l’amministrazione Proietti, si è ottemperato a quanto previsto dallo statuto comunale invitando a partecipare i legali rappresentanti delle partecipate: tra queste la «Assisi Gestione Servizi» (asset strategico della distribuzione gas) e la «SASE» aeroporto San Francesco. I due presidenti hanno
relazionato rappresentando al Consiglio – e in streaming a tutti i cittadini – i piani di sviluppo delle rispettive società”. Secondo il consigliere di Assisi Domani, La definizione del Gruppo Amministrazione Pubblica (GAP) del Comune di Assisi e l’approvazione del bilancio consolidato costituiscono prova provata delle capacità amministrative della Giunta Proietti che si prepara a varare la manovra di bilancio entro il 31 dicembre 2017, ben prima dei termini fissati dalla legge, per dotare l’Ente di uno strumento di programmazione e controllo. Chi mette l’accento solo su improbabili problemi dovuti all’imposta di soggiorno – che non lede né cittadini né imprese- aggrappandosi su specchi che sono diventati sempre più lisci, non fa certo il bene della città e dei suoi cittadini, perché la demagogia non basta più e non serve certo se si vuole seriamente governare!”
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