Carlo Migliosi replica alle critiche fatte alla presentazione di “Assisi nel terzo millennio”, con una nota in cui parla di “notizie e commenti tra ignoranza e disinformazione. Quanta tristezza – scrive il consigliere di Assisi domani – da un po’ rigiro nelle mani alcuni articoli comparsi sui media locali a illustrazione e commento dell’incontro di ieri 28 giugno nella sala della Spoliazione in Curia diocesana”. I titoli sono questi: “Assisi, documento del vicariato, ecco le bacchettate di Leggio al vescovo; Bacchettata della Curia di Assisi alla Amministrazione comunale; Assisi nel terzo millennio: la Chiesa dà le sue direttive, tra sacro e profano; Istituzioni, diocesi e cittadini a confronto sul futuro di Assisi” (primo e ultimo titolo sono di AssisiNews, ndr).
Per Carlo Migliosi, “Non si sono sentite bacchettate, né dettate direttive, né tantomeno le parole di Leggio, non presente all’incontro e quindi non consapevole dei temi trattati e del dialogo aperto, rappresentano lo spirito di questo incontro. Per fare chiarezza e riportare serenità verrei recuperare alcune informazioni a favore della cittadinanza perché sia informata correttamente”.
Carlo Migliosi parla dalla genesi del documento: secondo la sua ricostruzione, “Il sindaco, qualche mese fa, parlando del tema dello spopolamento del centro storico di Assisi, ha chiesto che, insieme ad altre entità, anche la curia, da sempre attenta e profonda conoscitrice delle dinamiche sociali di chi vive nella città, avviasse una riflessione ed offrisse un contributo su questo tema complesso.Il vicario episcopale per la cultura ha organizzato un tavolo di “saggi” tenendo una serie di incontri su questo tema, analizzando le problematiche della città. La sintesi dei lavori ha prodotto questo documento che rappresenta una delle tante possibili visioni a tutto tondo della città, della sua identità, delle sue peculiarità, delle sue grandi opportunità, indicando anche alcuni punti di riflessione o di criticità da portare come contributo al dialogo sulla visione del futuro di questa città. Il documento rappresenta quindi una sintesi della visione di alcuni cittadini assisani sul futuro della città tant’è che a leggerlo sono stati dei laici e non dei religiosi”.
“Ora – scrive Carlo Migliosi – credo che ogni contributo sia da accogliere in un dialogo costruttivo che non viene subìto ne imposto ma proposto alla riflessione comune, perché nell’esaminare da diverse angolature un problema o un progetto si possano cogliere aspetti innovativi o non valutati. Del resto lo stile di questa amministrazione è incentrata sull’ascolto, lo sanno bene quei cittadini che hanno partecipato ai vari momenti di incontro in tutte le frazioni (ogni sei mesi), e che hanno potuto esprimere le proprie lamentele ma anche i propri bisogni in pubbliche assemblee sicuramente inusuali in periodi non preelettorali. Ma lo sanno bene anche gli operatori turistici e culturali, soggetti attivi sui tavoli del turismo e della cultura nell’intento non di imporre una visione turistica o culturale ma di condividere insieme i progetti e le priorità. Come lo sanno le varie anime associative che sono state chiamate e invitate al dialogo per partecipare coralmente al progetto su questa città. Del resto la città del dialogo, della pace, dello spirito di Assisi, che tutti accoglie, tutti ascolta, tutti invita a parlare intorno ad un tavolo vale solo per alcuni? Vale solo per i lontani ? Vogliamo dire che la città è una “cosa nostra” che la gestiamo noi e che nessuno si deve intromettere ?”
“Ben vengano invece – scrive ancora Carlo Migliosi – tante altre forze che si candidano a stendere, in sinergia, progetti su una visione condivisa della città, che creino tavoli progettuali, che tengano viva una visione non solo commerciale o meramente economica di questa città che invece è per vocazione un faro che illumina tutto il mondo. Nell’intervento dell’assessore Guarducci, ci sono state parole di ringraziamento e d’ interesse per questo lavoro chiedendo anche la possibilità di sedere ai prossimi incontri di questo tavolo così come un rappresentante della curia e delle famiglie francescane è sempre stato invitato al tavolo Assist cultura. Anche il Sindaco ha ringraziato ed ha tenuto a precisare che molti dei punti indicati nel documento sono già contenuti nel DUP (Documento Unico di Programmazione) che già da NOVEMBRE 2016 è stato approvato in Consiglio Comunale (che rappresenta tutti i cittadini) e che contiene tutti i punti programmatici di questa amministrazione per questo e per i prossimi quattro anni (documento disponibile nel sito del Comune e di cui caldeggio la lettura). Questo significa che quando si guarda al bene comune della città si approda a conclusioni molto vicine pur apparentemente con visioni diverse. Ripeto ancora quindi, quanta tristezza, nel costatare che nel veicolare informazioni si cerchi di aizzare gli uni contro gli altri o distorcere le informazioni perché emergano interessi particolari o convenienze o consenso elettorale. Chiedo con forza a chi ha la responsabilità di fare informazione di evitare titoli sensazionalistici per attirare gli sguardi dei curiosi. Chiedo di prendere informazioni e analizzare i documenti, valutare le fonti, di riportare le informazioni come sono, insomma di essere professionisti e professionali . Questo – conclude Carlo Migliosi – è il bisogno di questa città, di serenità di accoglienza di stima reciproca soprattutto e necessariamente nella divergenza dei punti di vista che generano dibattito e crescita e ricerca di soluzioni condivise”.
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