Non si fermano le prese di posizione sul caso Travicelli e le sue dimissioni.
“La cacciata dell’assessora Travicelli non ci farà certo nè piangere, nè rimpiangere, avendola noi accusata di doppi e tripli salti mortali e chi di spada ferisce di spada perisce, ma certo la modalità ed i tempi con la quale è avvenuta sicuramente non è nè una lezione di stile nè di buona politica”, scrive Luigino Ciotti, secondo cui “alcune contraddizioni della giunta e delle componenti politiche che la sostengono sono venute a galla dopo un anno di insuccessi o detto eufemisticamente di scarsi risultati. Non a caso in questi 20 giorni abbiamo assistito alla farsa delle dimissioni di Guarducci ed ora alla tragicommedia della eliminazione della Travicelli, selfista della sindaca, caduta in disgrazia. Ciò non è casuale perchè erano i 2 assessori esterni senza un partito alle spalle e quindi più deboli politicamente. Il PD nell’ombra, in tutti i sensi, non ha mai smesso di rivendicare per sè un maggior ruolo, rivendicando di essere l’azionista di maggioranza della ditta Proietti. Le difficoltà – conclude Ciotti a proposito del Caso Travicelli – sono diventate maggiori di ciò che ci si aspettava ed un anno dopo la luna di miele anche con i cittadini è finita. Vedremo se come dicono i capogruppo delle forze di maggioranza siamo di fronte ad un nuovo slancio e rilancio dell’azione di governo o come noi riteniamo siamo ai primi sintomi, evidenti per tutti, di una crisi oggi manifesta perchè le dimissioni ritirate o accettate non sono un buon segnale”.
Dalla maggioranza, è Franco Matarangolo a intervenire sul caso Travicelli: “All’improvviso tutti i detrattori dell’assessore Travicelli, di cui erano messi in discussione non solo le competenze, ma financo il titolo di studio, si sono trasformati in strenui paladini della povera Claudia Maria, bistrattata dalla feroce saladina Stefania Proietti. Vorrei chiedere ai tanti sepolcri imbiancati – scrive il consigliere Pd – dov’erano e quale ruolo ricoprivano, senza andare tanto indietro nel tempo, nel 2010 quando l’allora sindaco Ricci ritirò le deleghe al vice sindaco Bartolini, solo perché aveva capito che nel 2011 questi si sarebbe ricandidato per tornare a fare il sindaco, o cosa facevano o pensavano nel 1999, quando Bartolini cacciò dalla giunta il vice sindaco Romoli, che pure aveva contribuito con il 23,8% conquistato dalla lista Uniti per Assisi a far vincere le
elezioni, solo perché gli faceva ombra con il suo attivismo”. Per Matarangolo, “nessuno ha estorto le dimissioni all’assessore Travicelli, bastava non firmare la lettera e la politica avrebbe fatto il suo corso, il PD avrebbe detto la sua, al pari degli altri gruppi di maggioranza. La doppiezza politica non ha mai dato buoni e duraturi frutti”.
Per Serena Morosi di Fratelli d’Italia, infine, “Siamo tutti adulti, maggiorenni e vaccinati e la Cara Travicelli, in politica da anni, credo sia stata più che consapevole del fatto che fosse stata nominata Assessore in virtù del proprio peso elettorale utile al ballottaggio, e quindi per mero opportunismo politico della Sindaca, peraltro lo stesso nobile valore che lei ha saputo interpretare quando decise di non essere Consigliere d’opposizione ma accettare l’incarico in Giunta e quindi passare nonchalante dalla parte della maggioranza… Insomma – scrive la coordinatrice di FdI a proposito del caso Travicelli – chi di opportunismo ferisce (lo stesso Lunghi ha ammesso di essersi sentito tradito…), d’opportunismo perisce! Per tutelare la propria posizione la Sindaca prima raccatta e poi scarica. Continuo a pensare che con questi Amministratori, parafrasando il noto proverbio, si possa affermare “in amore, in guerra… e in politica (?!)… tutto sembra essere lecito”, in barba al rispetto che i Cittadini meritano!!! È importante ricordare che la Pasionaria sostenitrice di questa amministrazione anche di fronte all’indifendibile, solo qualche settimana fa, probabilmente ignara dell’ineluttabile destino che l’avrebbe colpita come una meteora nel giorno di San Lorenzo, si è permessa di dare dei “morti” a coloro che levavano lucide voci di opposizione, a questo punto ci si augura che “passata politicamente a miglior vita”, come potrebbe coerentemente auto-definirsi, riacquisti una visione lucida e non faziosa circa l’operato di coloro che ci amministrano e magari lei stessa inizierà a pretendere FATTI CONCRETI, proposte interessanti per la Città, i nostri giovani Cittadini o per le fasce “deboli”, iniziative meno autocelebrative ma a vantaggio dei Signori Cittadini (contribuenti), meno cinguettii, selfie e comunicati inutili su visite e balletti vari…
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