Le deleghe per le politiche dell’ambiente e l’energia, la gestione rifiuti, urbanistica ed edilizia, che sono in capo al sindaco Stefania Proietti, al centro di una mozione di Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini per potenziale conflitto di interessi.
La minoranza – che chiede una votazione affinché il sindaco rimetta le deleghe ad altri, ma anche al segretario comunale di “informare il Prefetto di Perugia” sul potenziale conflitto di interessi del sindaco, così che possa prendere eventuali provvedimenti – ha esaminato la situazione patrimoniale della prima cittadina (per legge, tutti gli amministratori comunali debbano dichiarare la propria situazione patrimoniale – reddituale che sono pubblicate sul sito del comune), scoprendo che è socia di tre società, tra cui una (di cui è socia al 24%) che nell’anno 2010 ha dichiarato, al netto delle imposte, oltre due milioni di euro, per la precisione 2.116.213, più di 4 miliardi delle vecchie lire.
“La società di cui Proietti – scrive la minoranza – è stata ininterrottamente presidente del consiglio di amministrazione dalla sua costituzione fino al 20 giugno 2016, si occupa di studi di impatto ambientale, sistemi per il controllo di forme di emissioni inquinanti, attività di trading nel mercato dei certificati verdi”, ma c’è anche un’altra società che fa “attività di impresa edile, immobiliare, raccolta di rifiuti speciali, e/o trattamento di rifiuti raccolti, la progettazione, costruzione e gestione di impianti di cogenerazione e di vendita di energia. Saranno i giuristi e semmai il prefetto a dover valutare la situazione dal punto di vista legale, ma certamente vi è una questione di opportunità e di buon gusto: il sindaco ha dato le dimissioni da Vice Presidente della Fondazione Sorella Natura in data 30/6/2016, tuttora è impegnata nel settore dei temi ambientali, oltre che con le società dichiarate, anche nella Conferenza Episcopale Umbra, dove lei fin dall’anno 2010, come più volte ha sbanderiato, fa parte della Commissione con delega alla Custodia del Creato”
Insomma – denunciano Bartolini, Fioroni e Fortini – ad Assisi c’è un sindaco-ingegnere, che si riserva nelle sue mani di amministratore pubblico oltre la delega dell’edilizia anche la delega delle ‘politiche per l’ambiente e l’energia, la gestione dei rifiuti’ e che è socia di società che, guarda caso, operano nello stesso settore, probabilmente in contrasto con l’art. 78 comma 3 del Testo Unico sugli Enti Locali secondo cui ‘I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato’. È ormai da tutti saputo – scrivono ancora i tre consiglieri che gli amministratori oltre che non essere scorretti non devono neanche dare l’idea di poterlo essere, come dire che la moglie di Cesare non solo deve essere onesta, ma deve anche apparire onesta! Quindi, ripetiamo, conceda quella delega ad altro assessore non impegnato nel settore delle attività ambientali ed urbanistica perché a nostro avviso certe cose contano”.
Per questo, la minoranza chiede che il Consiglio Comunale si pronunci con votazione sulla seguente proposta: “Il Consiglio Comunale di Assisi, richiamato l’art. 78 e in particolare i commi 1 e 3 del testo Unico Enti Locali, e quindi l’indirizzo consolidato da esso scaturente in ordine ai principi di assegnazione delle deleghe del Comune di Assisi, invita la sindaca avente la qualifica di ingegnere, nonché socia di società operanti negli specifici settori ambientali, energetici e urbanistici, a rinunciare alla delega delle ‘politiche per l’ambiente e l’energia, la gestione dei rifiuti’, nonché dei ‘lavori pubblici e dell’urbanistica’ assegnandola ad altro assessore e ciò fermo restando il proprio obbligo di astensione in tutte quelle delibere di Giunta e di Consiglio che dovessero, anche astrattamente essere in potenziale conflitto di interessi. In difetto di delibera e in ogni caso laddove non fosse tempestivamente rimossa tale situazione, ritenendo la cogenza ex lege dell’incompatibilità del Sindaco rispetto alle deleghe summenzionate, si trasmette la presente mozione al Segretario Comunale, nella sua qualità di pubblico ufficiale e garante della legittimità degli atti dell’amministrazione comunale, affinché provveda tempestivamente a informare il Prefetto di Perugia trasmettendo la presente per assumere ogni provvedimento di legge che riterrà opportuno”.
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