Crisi turismo, dopo i dati allarmanti della Confcommercio di Assisi e Valfabbrica (una riduzione pari a circa l’ottanta per cento dei fatturati delle attività commerciali), Leonardo Paoletti si “chiede ancora di più il motivo per il quale l’Amministrazione Comunale non abbia fatto richiesta di entrare tra le città che hanno riportato danni diretti e indiretti a causa del terremoto del centro Italia, in sostanza la richiesta di entrare nel così detto cratere”.
A proposito della crisi turismo, l’esponente di Forza Italia esprime solidarietà e comprensione ai commercianti che vivono di turismo, e ritiene “legittima la rabbia per le mancate azioni da parte di questa Amministrazione, la quale non ha neanche provato a percorrere la strada della richiesta d’ingresso nel cratere che avrebbe dato la possibilità di accedere alle agevolazioni di natura fiscale che oggi la stessa Confcommercio a gran voce sta invocando. L’ingresso anche se solo nella seconda fascia di danni, appunto quelli indiretti, avrebbe certamente aiutato le attività commerciali nell’immediato, riuscendo così a scavalcare almeno questo periodo contingente di bassa stagione sino ad arrivare alla prossima Pasqua, data della ripartenza, si spera, del flusso turistico. Assisi avrebbe certamente ottenuto il consenso per la seconda fascia, vista l’indubbia valenza turistica che da sempre la nostra città esprime. Il terremoto del 1997 insegna, all’epoca si bloccò l’intero comparto turistico del centro Italia”.
Per Paoletti, il mancato ingresso nel cratere è “Enorme errore di valutazione commesso da chi oggi ha in mano l’amministrazione del Comune di Assisi, perché avrebbe anche consentito la possibilità di accedere, qualora dimostrata la necessità, d’intervenire negli immobili modestamente toccati dal sisma, proprio in virtù della filosofia più volte espressa dagli addetti ai lavori che auspicano una sana manutenzione del patrimonio architettonico Italiano”. Sempre a proposito di crisi turismo, l’ex assessore si augura dall’attuale amministrazione “un maggiore interesse per le questioni prioritarie invece di una continua ed inutile esposizione mediatica che ha solo lo scopo di una pubblicità personale, dalla quale i cittadini non traggono nessun tipo di beneficio, in un momento di emergenza come quello che soprattutto le attività commerciali stanno vivendo. Certamente l’inesperienza sta contribuendo fortemente all’inadeguatezza del momento, ma questa non può e non deve essere una scusa per colei che a gran voce si è proposta come esperta e capace manager di ‘tutto'”.
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