All’annuncio delle dimissioni di Guarducci, una settimana fa, sono seguiti giorni di
prese di posizione, comunicati fluviali ma, quando si è arrivati al dunque, quasi nessun
dibattito in consiglio comunale.
Dopo la lettera letta dal sindaco Stefania Proietti e l’annuncio che dal sindaco non sarebbero arrivate altre comunicazioni, dell’assessore non più dimissionario si è parlato solo dopo che il consigliere Franco Matarangolo (Pd) chiede come mai non ci sia stato neanche un minimo di dibattito.
Da questo intervento – riporta il Corriere dell’Umbria in edicola il 1 agosto 2017 – arrivano le prime reazioni e un accenno di dibattito: “Non si chiude – e tantomeno si chiede scusa a una cittadina – così, ossia con una semplice lettera senza che neanche l’assessore sia presente”, dice Moreno Fortini (FdI-AN).
“Con la mozione sulle dimissioni la minoranza ha cercato di strumentalizzare la politica”, aggiunge Luigi Bastianini dei Cristiano Riformisti, mentre Giorgio Bartolini (Bartolini sindaco) replica leggendo l’editoriale domenicale del direttore del Corriere dell’Umbria, Anna Mossuto, sul fatto che le minoranze vanno rispettate.
Silenzio, invece, dal gruppo del Partito Democratico, a cominciare dal capogruppo Federico Masciolini; che il finale della vicenda non sia quello auspicato? “Sicuramente – chiosa Fabrizio Leggio, smentito da Matarangolo – il Pd è spaccato, e da Perugia è arrivato un diktat contro UniversoAssisi”.
E mentre il sindaco Stefania Proietti ha riconosciuto come sì, probabilmente le autorizzazioni (o le mancate autorizzazioni) per il Mortaro potevano arrivare prima del 20 luglio, Fortini ha annunciato che, quando Guarducci sarà presente in consiglio comunale, il dibattito sulle sue dimissioni (e su una lettera che nessuno ha ancora visto) non mancherà.
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