Le dimissioni di Claudia Travicelli fanno dell’ex assessore l’eroina della minoranza, anche tra chi, fino a ieri, ironizzava sui suoi “meriti” per la nomina nella giunta Proietti. Da parte della dimissionaria, dopo le dichiarazioni di ieri, silenzio: tanti i messaggi di solidarietà arrivati a Travicelli, che medita (dopo le dichiarazioni di ieri ho cui smentisce la volontarietà delle sue dimissioni) una nota per raccontare la sua verità sul caso. Dispiaciuta ma combattiva, l’ex assessore non sembra voler lasciar correre la “storia” delle dimissioni spontanee.
Intanto, come detto, dalla minoranza arriva un coro di solidarietà: “Alla Travicelli, per lo sgambetto ricevuto, giunga la solidarietà della Lega Nord e del gruppo femminile Lega Nord Assisi”, scrive il coordinatore Stefano Pastorelli, che parla di Rota come di “un ennesimo esterno imposto dal Pd di Perugia”, mentre per Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini, “Non si capisce bene se ha vinto la sindaca o il Pd, di certo l’unica vittima della situazione è l’assessore costretta alle dimissioni. Per il resto – aggiungono i consiglieri di minoranza – probabilmente sono scontenti sia la sindaca, che voleva la tranquillità della giunta, sia il PD perché avrebbe voluto quale assessore una persona del territorio”.
Leggermente differente, sulle dimissioni di Claudia Travicelli, la posizione di Antonio Lunghi (con cui Travicelli era candidata, prima di passare alla Proietti) e Fabrizio Leggio (M5S), intervistati dal Corriere dell’Umbria. “So quanto Claudia tenesse a fare l’assessore e per questo non l’ho mai attaccata, anche se, visto che era candidata nella mia lista, considero il suo un tradimento nei miei confronti – dice l’ex sindaco – Per il resto, penso che ci perda Assisi, visto che quello di giunta più che un rimpasto è un rattoppo”.
Il consigliere pentastellato Leggio (presente alla conferenza stampa) si dice “molto contento per la nomina di un professionista come Rota, peccato però – aggiunge – che questo sia avvenuto nella bugia su come siano andate le dimissioni di Claudia Travicelli”.
Sul tema, anche l’intervento di Claudio Iacono: “Il rimpasto della giunta comunale di Assisi – scrive l’esponente del Popolo della Famiglia ci fa ritornare alle vecchie logiche di spartizione di potere. Formare una giunta post elettorale per accontentare tutti e poi cambio per riportare gli equilibri nella direzione indicata da chi vuole il potere su Assisi e rivendica la vittoria. Insomma il vecchio che non è mai andato via. Ma noi del Popolo della Famiglia ci chiediamo: è questo che i cittadini si aspettavano? È questo quello di cui hanno bisogno le famiglie del comune di Assisi? Le famiglie di Assisi si aspettavano un asilo nido comunale come promesso, si aspettavano degli sgravi fiscali per le famiglie numerose, si aspettavano inventivi per far rivivere il centro storico e dare la possibilità a nuove famiglie di abitarvi, si aspettavano un’attenzione su tutto il territorio comunale, si aspettavano aree verdi praticabili dove portare propri bambini. Tutto questo non è stato fatto! … aspetteremo gli sviluppi della “Ecocultura”! Noi crediamo che Forse sarebbe stato meglio utilizzare le grandi risorse umane che abbiamo nel nostro territorio invece di chiamare grandi nomi (che pure stimiamo e apprezziamo) per promuovere il nostro territorio da chi l’ama veramente e ne conosce le potenzialità ambientali e artistiche ma soprattutto le potenzialità dei suoi cittadini e dei suoi imprenditori.Speriamo di non dover più assistere a queste scene di vecchia politica perché non fanno bene a nessuno e allontanano ancora di più le persone dalle istituzioni”.
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