“Poiché sono sopraggiunte circostanze che non mi consentono di assolvere serenamente e nel migliore dei modi l’incarico assegnatomi, rassegno irrevocabilmente le mie dimissioni ringraziando per la fiducia accordata”. È questa, in sintesi, la lettera di dimissioni dell’ex assessore Claudia Travicelli in seguito alla quale Italo Rota è entrato in giunta, anche se resta da capire quanto l’addio sia stato consenziente o meno.
Laddove il sindaco Proietti ha parlato di una decisione dell’assessore (che ha ringraziato per il lavoro svolto), interpellata al telefono Travicelli spiega che “Io non avrei mai pensato di dimettermi, fino a stamattina stavo lavorando con grande impegno e serietà: poi mi ha chiamato il sindaco che mi ha riferito di presunti problemi del personale con me e di essere d’accordo con il resto della giunta sull’opportunità di mie dimissioni. Poi, un quarto d’ora dopo, è arrivato l’annuncio della nomina del nuovo assessore, che casualmente era ad Assisi”.
E alla domanda se si senta sacrificata, Claudia Travicelli ricorda che “quando Guarducci ha presentato dimissioni, non sono state accettate, e anzi si è detto che ci si doveva scusare con lui. Con me, invece, un minuto dopo la firma era già tutto fatto. Con me che tanto mi sono impegnata per la città. Per ora, voglio solo dire che chi ha perso in questa vicenda non sono io, ma la città di Assisi e il sindaco Proietti. Questa vicenda non le porterà fortuna perché i cittadini hanno gli occhi per vedere e capire che per salvare qualcun altro sono stata sacrificata io”.
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