Ad Assisi si litiga sugli immobili pubblici e le forze di opposizione vanno all’attacco: ci sono delle incongruità catastali che riguardano immobili di proprietà comunale e per questo si sono rivolti alla Corte dei Conti e all’Agenzia delle Entrate per chiedere spiegazioni. I consiglieri comunali Marco Cosimetti, Lucio Cannelli, Emidio Ignazio Fioroni, Francesco Mignani, Jacopo Pastorelli e Stefano Apostolico, a seguito di una ricognizione sul patrimonio comunale, hanno riscontrato che alcuni immobili non risulterebbero censiti nel Nuovo Catasto Edilizio Urbano, mentre per altri, dopo l’avvenuta ristrutturazione, non è stata presentata la Denuncia di Variazione Catastale.
Secondo la nota dell’opposizione sugli immobili pubblici, “Alcuni fabbricati non sono accatastati al catasto urbano dell’agenzia delle entrate, altri addirittura non sono neanche presenti in mappa. Sono documenti necessari per poter richiedere l’agibilità di un determinato immobile quindi si può dedurre che non sia presente neanche l’agibilità. Per immobili come scuole dove sono presenti alunni e personale scolastico o luoghi come palestre dove si allenano società sportive sia locali che ospiti non avere il certificato di agibilità è grave. Inoltre il non essere accatastato può comportare problemi per le assicurazioni o per la stipula di mutui. Visto che sono documenti obbligatori per i privati non si capisce perché per l’amministrazione non lo debbano essere”.
Nella segnalazione inviata alla Corte dei Conti, allAgenzia delle Entrate e al Comune, si segnalano presunte irregolarità a Torchiagina, 3 edifici di cui uno destinato a Scuola Materna e 2 utilizzati e gestiti dalla Proloco; a Palazzo, con l’edificio destinato a CVA e gestito dalla Proloco e Associazione Palazzo; ad Armenzano, dove c’è l’ ex scuola, ristrutturata ed ultimata recentemente, gestita dalla Proloco; a Castelnuovo, per l’ex scuola elementare, ora gestito da varie associazioni; a Tordandrea l’ ex scuola elementare, attualmente utilizzata dalla Proloco. A Santa Maria degli Angeli l’edificio scolastico, che insiste sull’ex campo da calcio, destinato a Scuola Elementare e palestra; terreni intestati ai vecchi proprietari sui quali insistono 2 edifici di cui uno destinato a Scuola Materna e uno ad Asilo Nido Comunale; il fabbricato ex Montedison, ora Palaeventi, ristrutturato ed ampliato recentemente, utilizzato dal Comune di Assisi e privati per varie manifestazioni, in attesa che lo stesso venga concesso alla Federazione Pugilistica Italiana, da aggiornare sia in mappa che le planimetrie catastali. Inoltre a Rivotorto l’ultimo ampliamento della Scuola Materna non è stato inserito in mappa e le planimetrie catastali di tutto l’edificio sono inesistenti mentre la Scuola Elementare necessita dell’aggiornamento in mappa catastale e nella planimetria catastali; la palestra, utilizzata da varie società sportive, non risulta né in mappa né al Catasto Edilizio Urbano. Ad Assisi la “Scuola Media Frate Francesco” (eccetto la palestra) è inesistente in mappa e al Catasto Edilizio Urbano.
Immediata la replica del Comune: “Gli edifici scolastici e gli immobili pubblici del Comune di Assisi sono tutti dotati di agibilità.
Questa è la prima notizia che va data ai cittadini per smentire quanto riportato dai consiglieri di minoranza del centrodestra che alcuni giorni fa hanno diffuso una nota stampa contenente peraltro alcune informazioni errate. La seconda notizia è che l’amministrazione comunale, settore patrimonio, come inserito tra gli obiettivi strategici del Documento Unico di Programmazione (DUP) sta portando avanti dall’anno scorso un censimento su tutti i beni che rientrano nel patrimonio dell’ente per aggiornare così l’inventario di ogni immobile e dell’intero ente”.
“L’amministrazione comunale è ben consapevole che in ogni catastò pubblico esistono sensibili discrepanze catastali che non sono certo di oggi né’ degli ultimi anni e non possono essere certamente ascrivibili all’amministrazione Proietti perché, da quello che sta emergendo, le criticità sono risalenti all’epoca della costruzione degli immobili, quindi al secolo scorso, altri ad ampliamenti e ristrutturazioni antecedenti al 2012. Da ciò si evince che il problema di disallineamento catastale, laddove presente, è antico, mai risolto e mai peraltro affrontato dalle giunte precedenti all’attuale. A onor del vero – conclude la nota – va detto che la questione delle criticità o disallineamenti catastali è presente in tutte le pubbliche amministrazioni del Paese ed è estesa anche al demanio stradale; tale tema è stato sempre trattato non come priorità dalle varie amministrazioni comunali di Assisi rispetto alle altre incombenze dell’ente, in quanto rispetto al privato cittadino non incide direttamente a livello fiscale. L’amministrazione Proietti per prima ad Assisi ha investito e sta investendo nel patrimonio comunale ad ogni livello, sia in termini di riqualificazione che di corretta inventariazione catastale e patrimoniale”.
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