Ancora botta e risposta tra Lega Assisi e Movimento 5 Stelle. “Il Movimento 5 Stelle ad Assisi non fa altro che nominare il centrodestra e la Lega. Siamo contenti di essere tra gli argomenti preferiti dei grillini, ma forse i loro elettori, qualora ce ne siano, vorrebbero sentir parlare di iniziative e progetti da mettere in campo per il territorio. A questo punto ci viene il dubbio che anche di idee concrete non ce ne siano”. Lo scrive la Lega Assisi, che invita anche il sindaco, Stefania Proietti, a prendere posizione su ddl Zan e legalizzazione delle droghe leggere.
“Non è una novità – scrive la Lega Assisi – il Movimento 5 Stelle non ha mai fatto nulla per Assisi, scoprendo soltanto ora in campagna elettorale l’esistenza di argomenti come l’ospedale o le ex Fonderie Tacconi, mettendo in evidenza una certa ignoranza su tematiche allo stesso modo fondamentali come ad esempio il rilancio del tessuto economico e del centro cittadino, la valorizzazione dei cammini francescani, la cura e l’attenzione da riservare alle frazioni troppo a lungo dimenticate. Le questioni su cui basare un confronto sono mille, a causa dell’incapacità della giunta uscente di centrosinistra di affrontare le criticità, ma se i grillini preferiscono parlare della Lega facciano pure”.
“Riguardo agli attacchi che ci vengono rivolti dal capolista del Movimento 5 Stelle sul tema dell’immigrazione – continua la nota – vogliamo ricordare come la Lega Assisi, fin dal 2016, abbia proposto per la città di San Francesco l’accoglienza di minori non accompagnati attraverso quei corridoi umanitari che rappresentano, secondo noi, quella ‘buona’ immigrazione che ogni paese europeo dovrebbe incentivare. Se per i grillini l’alternativa ai corridoi umanitari sono i barconi, gli sbarchi irregolari, gli arrivi sul territorio italiano di irregolari e i morti in mare, che lo dicano chiaramente. Piuttosto, non abbiamo ancora sentito il candidato a sindaco di centrosinistra e Movimento 5 Stelle intervenire su temi molto cari alle forze politiche che compongono la sua coalizione. Cosa ne pensa la Proietti del DDL Zan nella parte in cui introduce la possibilità di inserire teorie gender nelle scuole e nella parte dove si prevede, parole del proponente Zan, la possibilità di aiutare i bambini a cambiare sesso? E ancora – conclude la Lega Assisi – pochi giorni fa in Commissione alla Camera è stata approvata la proposta del Movimento 5 Stelle di legalizzare piccole coltivazioni casalinghe di cannabis per uso personale. Non crede la Proietti che incentivare l’utilizzo di droghe possa essere deleterio per i giovani e per le famiglie? Come si combina l’esigenza di tutelare l’integrità morale e l’immagine nel mondo di una città come Assisi con la proposta di liberalizzare le droghe leggere? Restiamo in attesa di risposte”.
E la replica via Facebook non si fa attendere: “Siamo stati accusati dalla Lega Assisi di parlare solo di loro. A dire la verità, e basta scorrere le bacheche delle rispettive pagine Facebook, noi non li abbiamo quasi mai nominati, loro ci hanno taggato in continuazione, prendendosi anche la briga di confezionare fotomontaggi ed altre amenità del genere. Con ogni probabilità l’esigenza del comunicato padano di oggi nasce dall’imbarazzo di alcuni dei componenti della lista, una volta ferventi centristi che, alla ricerca di un riciclo, si ritrovano spalla a spalla con chi invece ha sempre fatto battaglie contro gli stranieri, contro i gay pride, a sostegno del diritto ad armarsi e sparare. Da centrista a trumpista un po’ ce ne corre, e cercare di passare per buoni samaritani perché si è proposto di accogliere i minori afgani – ma solo i minori mi raccomando – con corridoi umanitari è quanto di più ipocrita si possa leggere.
Noi non abbiamo fatto altro che sottolineare una evidenza incontrovertibile: il centrodestra storico, quello che era l’erede della vecchia Democrazia Cristina, quello dei Costa, dei Bartolini e dei Lunghi, ad Assisi non c’è più. Quello che si presenta alle prossime elezioni è un centrodestra molto poco centro e tanta destra. Il cui riferimento politico è il consigliere regionale leghista Stefano Pastorelli. Il cui bacino elettorale è principalmente affidato alla Lega e a Fratelli d’Italia, che strizza l’occhio ai no-vax, non perde l’occasione di sottolineare se un reato è commesso da uno straniero o suona il citofono di un fantomatico spacciatore tunisino, ultima evidenza di una destra rispettabile decaduta ad uno stato barbaro”.
Foto in evidenza, Bernardo Ferrari | Unsplash
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